VEGLIA DI PENTECOSTE – ANNO C
Canto
VIENI O SPIRITO
Rit. Vieni o Spirito,
Spirito di Dio
vieni o Spirito Santo.
Vieni o Spirito soffia su di noi
dona ai Tuoi figli la vita.
Dona la luce ai nostri occhi,
dona la forza ai nostri cuori.
Dona alle menti la sapienza,
dona il Tuo fuoco d’amore.
Rit.
Tu sei per noi consolatore;
nella calura sei riparo
nella fatica sei riposo,
nel pianto sei conforto.
Rit.
Introduzione
Prete: Signore, apri le mie labbra
Tutti: e la mia bocca proclami la tua lode
Prete: Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo
Tutti: Come era in principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Antifona:
Siate ricolmi dello Spirito
cantando e inneggiando al Signore.
Salmo 94
Invito a lodare Dio
A strofe alterne (uomini-donne)
Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia.
Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dei.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l’ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra.
Venite, prostrati adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio,
e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce.
Ascoltate oggi la sua voce:
«Non indurite il cuore, *
come a Meriba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: †
mi misero alla prova *
pur avendo visto le mie opere.
Per quarant’anni
mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo».
Antifona:
Siate ricolmi dello Spirito
cantando e inneggiando al Signore.
Preghiera
Signore, noi ti ringraziamo perché ci hai riuniti alla tua presenza per farci ascoltare la tua parola: in essa tu ci riveli il tuo amore e ci fai conoscere la tua volontà.
Fa’ tacere in noi ogni altra voce che non sia la tua e perché non troviamo condanna nella tua parola letta ma non accolta
meditata ma non amata, pregata ma non custodita, contemplata ma non realizzata.
Manda il tuo Spirito santo ad aprire le nostre menti e a guarire i nostri cuori. Solo così il nostro incontro con la tua parola sarà rinnovamento dell’alleanza e comunione con te e il Figlio e lo Spirito santo Dio benedetto nei secoli dei secoli. Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Gen 11,1-9
Dal libro della Genesi.
Tutta la terra aveva un’unica lingua e uniche parole. Emigrando dall’oriente, gli uomini capitarono in una pianura nella regione di Sinar e vi si stabilirono.
Si dissero l’un l’altro: «Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco». Il mattone servì loro da pietra e il bitume da malta. Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo, e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra».
Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che i figli degli uomini stavano costruendo. Il Signore disse: «Ecco, essi sono un unico popolo e hanno tutti un’unica lingua; questo è l’inizio della loro opera, e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l’uno la lingua dell’altro».
Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Salmo responsoriale dal Salmo 32 (33)
Rit. Su tutti i popoli regna il Signore.
Il Signore annulla i disegni delle nazioni,
rende vani i progetti dei popoli.
Ma il disegno del Signore sussiste per sempre,
i progetti del suo cuore per tutte le generazioni.
Rit.
Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.
Il Signore guarda dal cielo:
egli vede tutti gli uomini.
Rit.
Dal trono dove siede
scruta tutti gli abitanti della terra,
lui, che di ognuno ha plasmato il cuore
e ne comprende tutte le opere.
Rit.
Preghiera
Venga su di noi, o Padre, il tuo santo Spirito, e con la sua potenza abbatta le barriere che dividono i popoli: sulla terra si formi una sola famiglia e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Seconda Lettura Ez 37,1-14
Dal libro del Profeta Ezechiele.
In quei giorni, la mano del Signore fu sopra di me e il Signore mi portò fuori in spirito e mi depose nella pianura che era piena di ossa; mi fece passare accanto a esse da ogni parte. Vidi che erano in grandissima quantità nella distesa della valle e tutte inaridite.
Mi disse: «Figlio dell’uomo, potranno queste ossa rivivere?» . Io risposi: «Signore Dio, tu lo sai». Egli mi replicò: «Profetizza su queste ossa e annunzia loro: “Ossa inaridite, udite la parola del Signore. Così dice il Signore Dio a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e rivivrete. Metterò su di voi i nervi e farò crescere su di voi la carne, su di voi stenderò la pelle e infonderò in voi lo spirito e rivivrete. Saprete che io sono il Signore”». Io profetizzai come mi era stato ordinato; mentre profetizzavo, sentii un rumore e vidi un movimento fra le ossa, che si accostavano l’uno all’altro, ciascuno al suo corrispondente. Guardai, ed ecco apparire sopra di esse i nervi, la carne cresceva e la pelle le ricopriva, ma non c’era spirito in loro.
Egli aggiunse: «Profetizza allo spirito, profetizza, figlio dell’uomo, e annunzia allo spirito: “Così dice il Signore Dio: Spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi morti, perché rivivano”». Io profetizzai come mi aveva comandato e lo spirito entrò in essi e ritornarono in vita e si alzarono in piedi; erano un esercito grande, sterminato.
Mi disse: «Figlio dell’uomo, queste ossa sono tutta la casa d’Israele. Ecco, essi vanno dicendo: “Le nostre ossa sono inaridite, la nostra speranza è svanita, noi siamo perduti”. Perciò profetizza e annunzia loro: “Così dice il Signore Dio: Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi faccio uscire dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nella terra d’Israele. Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi farò uscire dai vostri sepolcri, o popolo mio. Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nella vostra terra. Saprete che io sono il Signore. L’ho detto e lo farò”».
Parola di Dio. Rendiamo Grazie a Dio.
Salmo dal Salmo 50 (51)
A strofe alterne (uomini-donne)
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.
Tu gradisci la sincerità nel mio intimo,
nel segreto del cuore m’insegni la sapienza.
Aspergimi con rami d’issopo e sarò puro;
lavami e sarò più bianco della neve.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo Spirito.
Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.
Preghiera
O Dio, Creatore e Padre, infondi in noi il tuo alito di vita: lo Spirito che si librava sugli abissi delle origini torni a spirare nelle nostre menti e nei nostri cuori, come spirerà alla fine dei tempi per ridestare i nostri cuori alla vita senza fine. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Terza Lettura Gi 3,1-5
Dal libro del Profeta Gioele.
Così dice il Signore: «io effonderò il mio spirito sopra ogni uomo e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie; i vostri anziani faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni. Anche sopra gli schiavi e sulle schiave in quei giorni effonderò il mio spirito.
Farò prodigi nel cielo e sulla terra, sangue e fuoco e colonne di fumo. Il sole si cambierà in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il giorno del Signore, grande e terribile.
Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato, poiché sul monte Sion e in Gerusalemme vi sarà la salvezza, come ha detto il Signore, anche per i superstiti che il Signore avrà chiamato».
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Gloria
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, Signore Dio, Re del cielo, Gloria a Dio nell’alto dei cieli Signore Dio, agnello di Dio, Tu che togli i peccati del mondo Gloria a Dio nell’alto dei cieli Tu solo il santo, tu solo il Signore, Gloria a Dio nell’alto dei cieliGloria a Dio nell’alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama. (2 v)
ti adoriamo, ti glorifichiamo,
ti rendiamo grazie
per la tua immensa gloria.
Dio Padre onnipotente,
Figlio unigenito
Cristo Gesù.
e pace in terra agli uomini che egli ama.
Figlio del Padre onnipotente,
tu che togli i peccati del mondo
abbi pietà di noi.
accogli benigno la nostra preghiera
tu che siedi alla destra del Padre
abbi pietà di noi!
e pace in terra agli uomini che egli ama.
tu l’altissimo Gesù Cristo,
con lo Spirito santo
nella gloria del Padre.
e pace in terra agli uomini che egli ama. (2 v)
Colletta
O Dio di luce, in questa notte di Pentecoste noi ti ringraziamo di aver effuso sulla chiesa lo Spirito di verità: il suo splendore illumini le tenebre dei nostri cuoi e ci faccia camminare alla luce della tua parola, lampada ai nostri passi. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Epistola Rm 8,22-27
Dalla lettera di S. Paolo Apostolo ai Romani.
Fratelli, sappiamo che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. Nella speranza infatti siamo stati salvati.
Ora, ciò che si spera, se è visto, non è più oggetto di speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe sperarlo? Ma, se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.
Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Canto al vangelo
Alleluia, alleluia.
Vieni, Spirito Santo,
riempi i cuori dei tuoi fedeli,
e accendi in essi il fuoco del tuo amore.
Alleluia, alleluia.
Alleluia! Alleluia, Alleluia, Alleluia!
Dio ha visitato il suo popolo
ha fatto meraviglie per noi, Alleluia!Gli occhi dei ciechi vedono la luce,
gli orecchi sordi odono la voce:
Dio ha fatto meraviglie per noi,
Dio ha fatto meraviglie per noi!Alleluia! Alleluia, Alleluia, Alleluia!
Dio ha visitato il suo popolo
ha fatto meraviglie per noi, Alleluia!
VANGELO Gv 14,15-16.23b-26
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gloria a te, o Signore.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».
Parola del Signore. Lode a te, o Cristo.
Presentazione dei cresimandi
Ogni catechista chiama per nome i ragazzi e le ragazze che si stanno preparando a ricevere la cresima in questo anno e i cresimandi adulti che la riceveranno in questa celebrazione.
Ogni cresimando risponderà alzandosi in piedi e dicendo: Eccomi!
La candela accesa
Il celebrante invita tutti ad accendere la propria candela al cero pasquale e a fare insieme la professione di fede.
Prete: Ricevete la luce di Cristo.
La fiamma di questa candela ci richiami a vivere come «Figli della Luce», nell’amore, nella giustizia e nella verità. (Ef 5,9).
Ognuno accende la candela al cero pasquale.
Oh, oh, oh, oh. Surrexit Christus, alleluia!
Oh, oh, oh, oh. Cantate Domino, alleluia!
Rinnovo delle promesse battesimali
Rinunciate al peccato per vivere nella libertà delle figlie e dei figli di Dio?
Rinuncio.
Rinunciate al male che ci rinchiude nell’egoismo?
Rinuncio.
Rinunciate al peccato per vivere nello spirito di accoglienza e di cura di ogni cosa e persona?
Rinuncio.
Dio Padre è ricco di misericordia. È la sorgente di ogni amore e ci ha donato suo Figlio per riconciliarci a se. Credete in Dio e al suo amore?
Tu sei il Signore della vita. Credo in te.
Gesù Cristo, è la Parola che si è fatta carne. Nella sua umanità ha svelato il volto del Padre. Ha accolto gli ultimi e gli esclusi, ha dato libertà agli oppressi, ha preso su di sé le sofferenze dei poveri e ci ha liberato dal peccato.
Credete in Gesù Cristo che ha vinto la morte con la forza fragile dell’amore?
Mio Signore, mio Dio. Credo in te.
Lo Spirito è alito di vita che rinnova. È potenza che libera il perdono. È sorgente delle diversità a servizio della comunione. È luce che ci fa riconoscere la presenza del Signore nella nostra vita, dono a noi conferito in modo speciale attraverso il sacramento della Confermazione.
Credete nello Spirito, dono del Signore risorto?
Spirito, forza della vita. Credo in te.
Credete nella santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne e la vita eterna
Credo.
O Dio che illumini la nostra vita con la gloria della risurrezione del Signore, ravviva in noi uno sguardo di speranza. Aprici alla meraviglia di quanto hai fatto: facci scoprire di essere tue figlie e tuoi figli amati, perché rinnovati in tutto il nostro essere possiamo camminare nella libertà, vivere la nostra vita nel servizio e riconoscerti in ogni persona che incontriamo. Amen.
Imposizione delle mani
Prete:
Fratelli carissimi, preghiamo Dio onnipotente: egli che nel suo amore ci ha rigenerati alla vita eterna mediante il Battesimo, e ci ha chiamati a far parte della sua famiglia, rinnovi ora il dono dello Spirito Santo, che abbiamo ricevuto nell’unzione crismale e ci renda sempre più conformi a Cristo, suo unico Figlio.
Il sacerdote impone in silenzio le mani sull’intera assemblea.
INVOCAZIONE ALLO SPIRITO
Spirito di Dio, che agli inizi della creazione ti libravi sugli abissi dell’universo, e trasformavi in sorriso di bellezza il grande risveglio delle cose, scendi ancora sulla terra e donale il brivido dei cominciamenti. Questo mondo che invecchia, sfioralo con l’ala della tua gloria.
Spirito Santo, che riempivi di luce i Profeti e accendevi parole di fuoco sulla loro bocca, torna a parlarci con accenti di speranza. Frantuma la corazza della nostra assuefazione all’esilio. Ridestaci nel cuore nostalgie di patrie perdute.
Dissipa le nostre paure. Scuotici dall’omertà. Liberaci dalla tristezza di non saperci più indignare per i soprusi consumati sui poveri. E preservaci dalla tragedia di dover riconoscere che le prime officine della violenza e della ingiustizia sono ospitate nei nostri cuori.
Spirito di Pentecoste, ridestaci all’antico mandato di profeti. Introduci nelle nostre vene il rigetto per ogni compromesso. E donaci la nausea di lusingare i detentori del potere per trarne vantaggio.
Trattienici dalle ambiguità. Facci la grazia di riconoscere le nostre fragilità e i nostri peccati. E facci rifuggire dalle parole, quando esse non trovano puntuale verifica nei fatti.
Spalanca i cancelletti dei nostri cenacoli e in ogni uomo di buona volontà facci scorgere le orme del tuo passaggio.
Per Cristo nostro Signore.
Assemblea: Amen.
CRISMAZIONE
Il padrino o la madrina pone la mano destra sulla spalla destra del Cresimando/a in segno di presentazione.
Prete: [nome] ricevi il sigillo dello Spirito santo che ti è dato in dono.
Cresimando/a: Amen.
Prete: La pace sia con te.
Cresimando/a: E con il tuo Spirito.
Coloro che sono guidati dallo Spirito,
sono figli di Dio
La nostra preghiera di oggi
Prete: Contempliamo lo Spirito che Gesù ci ha mandato per assisterci sino alla fine.
Vieni, santo Spirito!
Spirito d’amore, infiamma la Chiesa
– perché renda testimonianza all’amore di Dio.
Spirito di verità, rendici fedeli alla parola di Dio,
– e fa’ che i cresimati e cresimandi, fortificati dal tuo dono, vivano con gioia la loro fede.
Spirito di pace, rendici nonviolenti,
– capaci di accogliere ogni persona e di costruire percorsi di pacificazione.
Spirito d’unità, riconcilia le chiese
– e da’ a ciascuno di essere fedele alla sua vocazione.
Spirito di sapienza e di servizio
– illumina le intelligenze di chi governa, di chi amministra e di quanti hanno la responsabilità del bene di tutti.
Spirito di misericordia e di consolazione
– guarisci le nostre ferite, custodiscici vicino a te e rendici vigilanti nei nostri comportamenti per il bene di tutti.
Altre intenzioni…
Prete: Padre, Dio della vita, tu hai creato ogni cosa nella potenza del tuo Spirito santo. Rinnova la tua Chiesa affinché gli uomini scoprano in essa il germe della nuova creazione. Per Gesù Cristo nostro Signore. Amen
Canto all’offertorio
BENEDICI O SIGNORE
Nebbia e freddo,
giorni lunghi e amari
mentre il seme muore.
Poi il prodigio
antico e sempre nuovo
del primo filo d’erba.
E nel vento dell’estate
ondeggiano le spighe;
avremo ancora pane.
Benedici, o Signore
questa offerta che portiamo a Te.
Facci uno come il pane
che anche oggi hai dato a noi.
Nei filari,
dopo il lungo inverno
fremono le viti.
La rugiada
avvolge nel silenzio
i primi tralci verdi.
Poi i colori dell’autunno
coi grappoli maturi;
avremo ancora vino.
Benedici, o Signore
questa offerta che portiamo a Te.
Facci uno come il vino
che anche oggi hai dato a noi.
Santo
Osanna eh, Osanna eh
Osanna a Cristo Signor (2 volte)
Santo, Santo, Osanna
Santo, Santo, Osanna
Osanna eh…
I cieli e la terra, o Signore
Sono pieni di te (2 volte)
Osanna eh…
Benedetto colui che viene
nel nome tuo Signor (2 volte)
Osanna eh…
Scambio della pace
Viene disteso un sudario bianco.
Sono più di 50 mila i morti a Gaza finora. E di questi più di 15 mila sono bambini: morti sotto le bombe, dal freddo e dalla fame.
A Gaza i teli bianchi avvolgono i corpi dei palestinesi morti ammazzati e sono diventati, così, il simbolo della strage. Sono, cioè, gli oggetti comuni del nostro tempo crudele. Tempo di genocidio.
Il sudario ricopre, sottrae alla vista del mondo il corpo di cui è stato fatto scempio. Avvolgere nel sudario è un gesto estremo di cura, di pietà.
Protegge la dignità degli esseri umani quando le vite non valgono più niente, nella conta approssimativa dei morti.
Vogliamo piangere e onorare la memoria dei morti di Gaza, piangerli uno a uno. E allora insieme, in silenzio, inondiamo il nostro quartiere di sudari, esponiamo un lenzuolo bianco dai nostri balconi, dalle nostre finestre.
Un gesto semplice, universale.
Un simbolo di pace e memoria.
Ogni sudario esposto è un pensiero di pace, un invito al dialogo, un modo per non restare indifferenti. Insieme con un solo gesto: un lenzuolo bianco che unisce.
Che sia l’ultimo sudario per Gaza.
Chiediamo con forza alle istituzioni internazionali di fermare questa spirale di violenza, garantire aiuti umanitari e avviare un processo di pace giusto e duraturo.
Antifona alla comunione
Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paraclito, perché rimanga con voi per sempre. Alleluia. (Gv 14,16)
Comunione
MANDA IL TUO SPIRITO
Benedizione finale
Dio, sorgente di ogni luce, che oggi ha mandato sui discepolo lo Spirito Consolatore, vi benedica e vi colmi dei suoi doni.
Amen.
Il Signore risorto vi comunichi il fuoco del suo spirito e vi illumini con la sua sapienza.
Amen.
Lo Spirito santo, che ha riunito popoli diversi nell’unica chiesa, vi renda perseveranti nella fede e gioiosi nella speranza fino alla visione beata del cielo.
Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre.
Amen.
Canto finale
LE TUE MERAVIGLIE
Ora lascia, o Signore,
che io vada in pace
perché ho visto le tue meraviglie.
Il tuo popolo in festa
per le strade correrà
a portare le tue meraviglie.
La tua presenza ha riempito d’amore
le nostre vite, le nostre giornate,
in te una sola anima.
Un solo cuore siamo noi,
con te la luce risplende,
splende più chiara che mai. Rit.
La tua presenza ha inondato d’amore
le nostre vite, le nostre giornate,
fra la tua gente resterai
per sempre vivo in mezzo a noi.
Fino ai confini del tempo,
così ci accompagnerai.
Ora lascia, o Signore,
che io vada in pace
perché ho visto le tue meraviglie.
Il tuo popolo in festa
per le strade correrà
a portare le tue meraviglie. (2 v.)
PREGHIERA ALLO SPIRITO
PER LA PACE
Spirito Santo di Dio,
soffio della nuova creazione:
Tu rinnovi la vita in noi
Tu curi e ripari i nostri sogni feriti
Tu salvi i nostri occhi
dai sentieri senza uscita.
Tu decostruisci i vortici delle nostre paure
dissipi il pessimismo e la solitudine
in cui ci imprigioniamo.
Nella profondità del nostro cuore insicuro
illumini la certezza
dell’amore incondizionato
che Dio ha per noi.
Ogni giorno, tu insegni
alle nostre mani indecise
l’arte e l’entusiasmo del dono.
Tu ci prepari ad essere artigiani della pace
e ci mostri come tenere fermo
il fragile filo della speranza.
Tu animi con la tua danza
i quadranti della nostra anima
e decifri la preghiera
che il nostro silenzio mormora.
José Tolentino Mendonça
Per la preghiera a casa
Orientamenti per la preghiera
Leggere nella Bibbia: Sul dono dello Spirito si può meditare su: Ezechiele 37,1-14; Gioele 3,1-5.
Letture di domenica prossima Solennità della Trinità, anno C:
Proverbi 8,22-31; Salmo 8; Romani 5,1-5; Giovanni 16,12-15.
LA GENESI DELL’UOMO NUOVO
L’èra dello Spirito comincia con l’amore, nuovo soffio che anima la nuova creazione (1Gv 4,10); il testo odierno di Giovanni pone l’inizio di tutto nell’amore, come risposta attiva all’amore infinito di Dio. Tale risposta deve essere molto concreta, perché si tratta di realizzare l’osservanza della Parola (Gv 14,15.23). Inoltre tale Parola è in continua crescita di significato e di profondità, perché lo Spirito – dono permanente (v. 16b) che «farà ricordare tutto» e che «insegnerà ogni cosa» (v. 26) – sarà l’animatore luminoso del rapporto dell’uomo con la Parola. L’amore alla Parola, resa viva dallo Spirito, porterà all’inabitazione della Trinità nel cuore umano (v. 23). Questo diventerà il nuovo tempio, la «dimora di Dio tra gli uomini» (Ap 3,20): tale conclusione non ci stupisce, perché era già stata preannunciata nel dialogo di Gesù con la samaritana (Gv 4,23). La tenda del deserto e il grande tempio di Salomone non facevano che anticipare la realtà della dimora di Dio nel cuore dell’uomo; colui che «i cieli e i cieli dei cieli non possono contenere» (1Re 8,27) voleva giungere a questo, trasformando il cuore dell’uomo da roccaforte dell’egoismo in abitazione della Trinità.
L’amore ci genera alla vita di Dio, la risposta all’amore genera in noi Dio stesso e fa di noi un luogo accogliente come il grembo di Maria, una dimora gloriosa come il monte Sion. Giovanni ci propone una nuova antropologia: l’uomo – se accetta nella fede l’amore di Cristo – entra nel circuito dell’amore trinitario: vi «ha dato il potere di diventare figli di Dio» (Gv 1,12). Dio ci ha amato e, amandoci, ci ha donato il suo amore, rendendoci a nostra volta capaci di amare. È l’amore che fa della nostra vita una continua lode a Dio (cf. Mt 7,21).
[…]
Lo Spirito ci rende figli per la libertà, perché Spirito e libertà sono strettamente uniti: «Dove c’è lo Spirito del Signore, c’è libertà» (2Cor 3,17).
Chiesero una volta a F. Fellini: «Hai dei rimpianti?»; il regista rispose: «L’educazione cattolica è una fabbrica di rimpianti, perché è stata una fabbrica di divieti». La frase sa di provocazione, ma ci invita a riflettere: abbiamo fatto crescere troppi cristiani a suon di moralismo esterno, per cui ne è uscito un gregge appesantito e asmatico, carico di doveri e sprovvisto di iniziativa carismatica, spesso incapace di testimoniare la gioia della libertà interiore. Il cristiano non è un sottomesso, ma un liberato, perché lo Spirito non sottomette, ma si pone al servizio della nostra verità per liberarla e condurla verso una reale pienezza. La nostra verità e la nostra libertà stanno a cuore a noi quanto a Dio, perché lo Spirito non può volere l’alienazione dell’uomo; egli vuole che l’uomo maturi verso ciò per cui è stato creato.
Il figlio libero infine grida: «Abba, padre!»: è il grido della libertà che riconosce Dio come Padre; è il grido del bambino che appena esce alla luce si libera dalle acque della dipendenza. Questo grido ha la potenza della libertà e la dolcezza dell’intimità: è il grido di chi lascia la prigionia del ventre ed entra nella libertà del cuore.
Ernesto Menichelli

Avvisi della settimana
Gli appuntamenti della settimana. Le notizie e gli avvisi delle attività svolte in questa settimana.