PASQUA – RISURREZIONE DEL SIGNORE
Canto
Atto penitenziale
Signore Gesù, risorto dai morti il terzo giorno: abbi pietà di noi.
Signore, pietà!
Cristo Signore, con la tua morte hai calpestato la morte: abbi pietà di noi.
Cristo, pietà!
Signore Gesù, ai dormienti nei sepolcri hai donato la vita: abbi pietà di noi.
Signore, pietà!
Gloria
Gloria a Dio nell’alto dei cieli
e pace in terra agli uomini
amati dal Signore.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo,
ti adoriamo, ti glorifichiamo,
ti rendiamo grazie
per la tua gloria immensa,
Signore Dio, Re del cielo,
Dio Padre onnipotente.
Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo,
Signore Dio, Agnello di Dio,
Figlio del Padre,
tu che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi;
tu che togli i peccati del mondo,
accogli la nostra supplica;
tu che siedi alla destra del Padre,
abbi pietà di noi.
Perché tu solo il Santo,
tu solo il Signore,
tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo,
con lo Spirito Santo,
nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
O Padre, che in questo giorno, per mezzo del tuo Figlio unigenito, hai vinto la morte e ci hai aperto il passaggio alla vita eterna, concedi a noi, che celebriamo la risurrezione del Signore, di rinascere nella luce della vita, rinnovati dal tuo Spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura At 10, 34a.37-43
Dagli Atti degli apostoli
In quei giorni, Pietro prese la parola e disse: «Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.
E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che si manifestasse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.
E ci ha ordinato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è il giudice dei vivi e dei morti, costituito da Dio. A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome».
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Salmo responsoriale dal Salmo 117 (118)
Rit. Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo.
Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».
Rit.
La destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore.
Rit.
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Rit. Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo.
Seconda Lettura 1Col 3,1-4
Dalla prima lettera di san Paolo ai Colossesi
Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra.
Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Sequenza pasquale
Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’agnello ha redento il suo gregge,
l’innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.
Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.
«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto;
e vi precede in Galilea»
Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
portaci la tua salvezza.
Canto al vangelo Cf. 1Cor 5,7-8
Alleluia, alleluia.
Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato:
facciamo festa nel Signore.
Alleluia, alleluia.
VANGELO Gv 20, 1-9
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gloria a te, o Signore.
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.
Parola del Signore. Lode a te o Cristo.
La professione di fede
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
Cristo,
nostra speranza,
è risorto! Alleluia
La nostra preghiera di oggi
Prete: Questo è il giorno fatto dal Signore. Rallegriamoci ed esultiamo insieme:
Benedetto sei tu, Signore, Dio nostro!
- Nella resurrezione di Gesù tuo Figlio tu hai manifestato che l’amore è più forte della morte:
– donaci di credere all’amore e di viverlo ogni giorno. - Nella resurrezione di Gesù tuo Figlio tu hai portato al mondo la speranza:
– ricordati di tutti gli uomini che faticano a vivere, di chi soffre per la guerra e l’odio, per la fame o la malattia, e la luce della resurrezione abiti i cuori dei credenti. - Nella resurrezione di Gesù tuo Figlio tu hai abbattuto ogni muro di separazione e di inimicizia:
– riunisci intorno al Cristo risorto tutti i tuoi figli dispersi. - Nella resurrezione di Gesù tuo Figlio tu hai annunciato che la tua misericordia è più forte del peccato:
– donaci la gioia della riconciliazione e rendici capaci di vivere il perdono. - Nella resurrezione di Gesù tuo Figlio tu hai dato senso a ogni morte:
– accogli nella vita eterna ogni uomo che muore.
Prete: Signore Dio, questo è il giorno che tu hai fatto affinché ci rallegriamo ed esultiamo in te. All’aurora tu hai rivelato alle donne venute alla tomba il volto splendente di tuo Figlio risorto: dissipa la nostra tristezza davanti alla morte e concedici di riconoscere colui che sale a te, Padre suo e nostro, benedetto nei secoli dei secoli. Amen.
Canto all’offertorio
Santo
Scambio della pace
Antifona alla comunione
Il primo giorno della settimana, Maria di Magdala si recò al sepolcro di mattino, e vide che la pietra era stata rimossa dal sepolcro. Alleluia. (Gv 20,1)
Comunione
Canto finale
Per la preghiera a casa
Orientamenti per la preghiera
Leggere nella bibbia: Tutta la settimana di Pasqua (detta l’ottava) è celebrata dalla Chiesa come un “unico” Giorno: il Giorno della Resurrezione. Lo si può vivere meditando le apparizioni del Risorto: Matteo cap. 28; Marco cap. 16; Luca cap. 24; Giovanni cap. 20-21.
Letture di domenica prossima, II di Pasqua
Atti 2,42-47; Salmo 117; Prima lettera di Pietro 1,3-9; Giovanni 20,19-31.
L’odore della vita
Pasqua è il tema più arduo e bello di tutta la Bibbia. Arduo perché va contro ogni evidenza, bello perché rotola via i massi dall’imboccatura del cuore. Pasqua non porta solo la salvezza che ci estrae dalle acque limacciose, ma la redenzione, che è molto di più, che trasforma la debolezza in forza, la maledizione in benedizione, il rinnegamento di Pietro in atto di fede, il mio difetto in energia nuova, la mia fuga in corsa intrepida.
Maria di Magdala esce di casa avvolta nel buio, del cielo e del cuore. Non ha niente tra le mani, non aromi come le altre donne, ha soltanto il suo amore impastato al dolore, che si ribella all’assenza di Gesù. “E vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro”. Nel fresco dell’alba il sepolcro è spalancato, vuoto e risplendente, affacciato sulla primavera. Un sepolcro aperto come il guscio di un seme, che prima di posarsi ha imparato a volare.
Maria corse da Simone e dall’altro discepolo, che Gesù amava… correvano insieme Pietro e Giovanni. Perché tutti corrono in quel mattino di Pasqua?
Perché tutto ciò che riguarda Gesù non sopporta mezze misure, e si merita tutta la fretta dell’amore, che è sempre in ritardo sulla fame di abbracci. Corrono perché hanno ansia di luce che sia vita. L’altro discepolo, quello che Gesù amava, corse più veloce. Giovanni arriva prima di Pietro a capire il senso della risurrezione, e a crederci. Il discepolo amato ha «intelletto d’amore» (Dante), l’intelligenza del cuore. Chi ama capisce di più, capisce prima, capisce più a fondo. Infatti i sapienti camminano, i giusti corrono ma solo gli innamorati volano. Vide i teli posati là.
Giovanni entrò, vide e credette. Anche di Pietro è detto che vide, ma non che credette. Giovanni crede perché i segni sono eloquenti solo per il cuore che sa leggerli, e il suo brucia la distanza tra Gerusalemme e il giardino, tra i segni e il loro significato, tra i teli posati là e il corpo assente. È pronto alla fede perché si sa amato:
«ti vedrò nell’amore avuto e dato.
Ma se altro è il tuo cielo
non ti vedrò Signore» (C. Cremonesi).
Il primo segno di Pasqua è il corpo assente. Nella storia umana manca un corpo, per pareggiare il conto degli uccisi. Ma Gesù non è semplicemente il Risorto, non è l’attore di un evento che si è consumato una volta per tutte nel giardino di fronte Gerusalemme.
Pasqua non è conclusa. Se noi tutti formiamo il corpo di Cristo, allora come mi è contemporanea la croce, così lo è anche la Risurrezione. Chi vive in lui, è lui com-preso, cioè preso-dentro il suo risorgere. Pasqua solleva allora questo nostro pianeta di tombe verso un mondo dove il male non vince, dove il carnefice non ha ragione della sua vittima in eterno, dove le piaghe della vita possono distillare luce.
Pasqua: “Il buon profumo di Cristo è odore di vita per la vita” (2 Cor 2,16).
Ermes Ronchi

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