NATALE – MESSA DI NOTTE
Canto
Introduzione
Nel nome del Padre e del Figlio
e dello Spirito Santo. Amen.
Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha scelto prima della creazione del mondo per essere suoi figli nel Figlio diletto.
Benedetto nei secoli il Signore.
Benedetto Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dalla Vergine Maria, nostra misericordia e nostra pace che ci hai rivelato l’eterno mistero dell’amore.
Benedetto nei secoli il Signore.
Benedetto lo Spirito Santo, sorgente di grazia e di consolazione, che con il suo soffio dona vita alla creazione e all’intera umanità e ci conduce alla pienezza della verità.
Benedetto nei secoli il Signore.
La misericordia di Dio nostro Padre, l’amore del Signore nostro Gesù Cristo e la comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi.
E con il tuo spirito.
Preghiera
Signore del mondo, il nostro cuore attende il compimento delle tue promesse e la terra intera anela alla salvezza: manda il tuo Figlio, il Messia Gesù nella sua gloria e non tardare più perché lui solo è la nostra speranza, benedetto con te e lo Spirito santo, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
Profezie
«Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri. Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme al seminatore e pane da mangiare, così sarà della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata» (Is 55,9-11).
Cristo nasce per noi, venite adoriamo.
«E tu, Betlemme di Efrata così piccola per essere fra i capoluoghi di Giuda, da te mi uscirà colui che deve essere il dominatore in Israele; le sue origini sono dall’antichità, dai giorni più remoti. Perciò Dio li metterà in potere altrui fino a quando colei che deve partorire partorirà; e il resto dei suoi fratelli ritornerà ai figli di Israele» (Mic 5, 1-2).
Cristo nasce per noi, venite adoriamo.
«Nel quieto silenzio che avvolgeva ogni cosa, mentre la notte giungeva a metà del suo corso, il tuo Verbo onnipotente, o Signore, è sceso dal cielo, dal trono regale» (cf. Sap 18,14-15).
Cristo nasce per noi, venite adoriamo.
Il Signore parlò ancora ad Acaz: «Chiedi un segno dal Signore tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure lassù in alto». Ma Acaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore». Allora Isaia disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta di stancare la pazienza degli uomini, perché ora vogliate stancare anche quella del mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele. Egli mangerà panna e miele finché non imparerà a rigettare il male e a scegliere il bene» (Is 7, 10-15).
Cristo nasce per noi, venite adoriamo.
«Consolate, consolate il mio popolo – dice il vostro Dio –. Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che la sua tribolazione è compiuta, la sua colpa è scontata, perché ha ricevuto dalla mano del Signore il doppio per tutti i suoi peccati».
Sali su un alto monte, tu che annunci liete notizie a Sion! Alza la tua voce con forza, tu che annunci liete notizie a Gerusalemme. Alza la voce, non temere; annuncia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio! Ecco, il Signore Dio viene con potenza, il suo braccio esercita il dominio. Ecco, egli ha con sé il premio e la sua ricompensa lo precede. Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madri». (Is 40,1-11)
Cristo nasce per noi, venite adoriamo.
Preghiera
Venga il tuo giorno, Signore: nella nostra lunga notte molti non osano più attendere. Non permettere che i deboli e i sofferenti, i poveri e gli oppressi, spengano in sé la fiamma della speranza. Manda il tuo Messia affinché si compiano pienamente le tue promesse nel tuo regno di pace infinita. Dio benedetto nei secoli dei secoli. Amen.
Prete: Fratelli, quello che era fin dal principio, quello che abbiamo udito,
quello che abbiamo veduto con i nostri occhi,
quello che abbiamo contemplato,
quello che le nostre mani hanno toccato,
ossia la Parola della vita,
noi lo testimoniamo e lo annunziamo a tutti questa notte.
Annuncio di Natale
Da lunghi secoli
dopo la creazione del mondo
quando Dio all’inizio creò il cielo e la terra;
da lunghi secoli ancora
dopo la disobbedienza del primo uomo
e dopo la purificazione della terra
con le acque del diluvio;
1850 anni dopo la chiamata di Abramo
e la sua partenza sorretto soltanto dalla fede
senza alcun’altra umana sicurezza;
1250 anni dopo la rivelazione
del Nome adorabile
a Mosè nel fuoco del roveto ardente
dopo la redenzione del popolo
strappato alla schiavitù d’Egitto
e la sua liberazione
attraverso le acque del mar Rosso
e la sua lunga peregrinazione nel deserto
nella grazia dell’alleanza;
1000 anni dopo l’unzione del re David
e la promessa del Messia;
752 anni dopo la fondazione di Roma;
587 anni dopo la caduta di Gerusalemme
e la deportazione del popolo a Babilonia
per la purificazione dei cuori
attraverso l’esilio e la parola dei profeti;
500 anni dopo il ritorno del «piccolo resto»
e la ricostruzione del tempio di Gerusalemme;
150 anni dopo le sofferenze dei martiri d’Israele
sotto la dominazione ellenistica,
essendo i poveri del Signore nell’attesa,
in questi giorni, che sono gli ultimi,
in cui si compirono i secoli
della pazienza di Dio,
quando venne la pienezza dei tempi
essendo Cesare Augusto imperatore a Roma
Erode re di Giudea, sotto il pontificato di Anna,
tutto l’universo essendo in pace
nei giorni del grande censimento
GESÙ CRISTO, DIO ETERNO
E FIGLIO DELL’ETERNO PADRE
volle santificare il mondo
con la sua misericordiosa venuta
SI FECE UOMO;
essendo stato concepito
DALLA POTENZA DELLO SPIRITO SANTO
NACQUE DALLA VERGINE MARIA
a Betlemme di Giuda, la città di David.
È LA NATIVITÀ DEL NOSTRO SIGNORE
GESÙ CRISTO.
VENITE, ADORIAMO!
Gloria
Gloria a Dio nell’alto dei cieli
e pace in terra agli uomini amati dal Signore.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo,
ti adoriamo, ti glorifichiamo,
ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa,
Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.
Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo,
Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre,
tu che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi;
tu che togli i peccati del mondo,
accogli la nostra supplica;
tu che siedi alla destra del Padre,
abbi pietà di noi.
Perché tu solo il Santo,
tu solo il Signore,
tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo,
con lo Spirito Santo,
nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
O Dio, che hai illuminato questa santissima notte con lo splendore di Cristo, vera luce del mondo, concedi a noi, che sulla terra lo contempliamo nei suoi misteri, di partecipare alla sua gloria nel cielo. Per il nostro Signore Gesù Cristo…Amen.
Prima Lettura Is 9,1-6
Dal libro del profeta Isaia
Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva, la sbarra sulle sue spalle, e il bastone del suo aguzzino, come nel giorno di Màdian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando e ogni mantello intriso di sangue saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.
Perché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il potere e il suo nome sarà: Consigliere mirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace. Grande sarà il suo potere e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul suo regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Salmo responsoriale dal samo 95
Rit. Oggi è nato per noi il Salvatore.
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.
Rit.
Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Rit.
Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.
Rit.
Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.
Rit.
Seconda Lettura Tt 2,11-14
Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito
Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.
Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Canto al vangelo Mt 25,34
Alleluia, alleluia.
Vi annuncio una grande gioia:
oggi è nato per voi un Salvatore, Cristo Signore. (Lc 2,10-11)
Alleluia.
VANGELO Lc 3,10-18
Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».
Parola del Signore. Lode a te o Cristo.
La professione di fede
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
Oggi
è nato per voi
un Salvatore,
che è
Cristo Signore.
La nostra preghiera di oggi
Prete: Oggi è nato il Cristo, oggi è apparso il Salvatore, oggi sulla terra cantano gli angeli, oggi esulta l’umanità dicendo:
Gloria in cielo, esulti la terra!
• Signore Gesù questa notte l’annuncio dell’incarnazione illumina tutti i cuori: fa’ che tutti gli uomini e le donne della terra siano raggiunti dalla buona notizia di un Dio che li ama.
• Signore Gesù sei venuto nella carne a Betlemme perché possiamo incontrarti e vivere nella tua pace: vinci le nostre paure, rendici capaci di costruire ponti di umanità, si realizzi la pace vera nei cuori e nelle nostre comunità.
• Signore Gesù ti sei spogliato della tua divinità per assumere un corpo di uomo: ogni uomo ritrovi in te la fiducia nonostante le proprie debolezze, e la speranza dopo ogni caduta.
• Signore Gesù ti sei fatto povero per amore: ciascuno di noi ti riconosca nei poveri e sia capace di una vita di comunione con tutte le creature.
• Signore Gesù hai voluto consegnarti al mondo per mostrarci la misericordia del Padre: la terra, vinta ogni divisione e discordia, canti il tuo perdono ed esulti di gioia.
Prete: Signore Dio, con la nascita di tuo Figlio tu sei venuto a salvare ogni creatura: concedi alla tua chiesa di diffondere fino alle estremità della terra la gioiosa notizia dell’incarnazione e ovunque si innalzerà per la grazia dello Spirito santo un canto di ringraziamento a tua lode, o Padre, benedetto nei secoli dei secoli. Amen.
Canto all’offertorio
Santo
Agnello di Dio
Antifona alla comunione
Il Verbo si fece carne
e noi abbiamo contemplato la sua gloria.
Gv 1,14)
Comunione
Canto finale
Per la preghiera a casa
Orientamenti per la preghiera
Leggere nella bibbia: la maternità come dono di Dio (Genesi 17,15-18,15; 1Samuele 1,1-2,1); Maria arca dell’alleanza (Esodo 40,34-39; 1Re 8,10-13; 2Cronache 5,11-6,2).
Liturgia delle ore: IV settimana del salterio
Le letture di Domenica prossima, Prima di Natale – Santa Famiglia – anno C
1 libro di Samuele 1,20-22.24-28; Salmo 83; 1 lettera di Giovanni 3,1-2.21-14; Luca 2,41-52.
L’uomo è un’infinita possibilità
(da «Dialogo tra cielo e terra» di David Maria Turoldo, pagg. 62-65)
L’umanità è rara. Cristo è un uomo! Cristo è l’archetipo umano: «Ecce, homo», ecco l’uomo. E questa è la scoperta del Natale: è apparsa questa umanità ed è in questa pienezza di umanità che si rivela la divinità.
Quindi tutta la storia del mondo si svolge intorno all’uomo. Per questo Dio non abbandona mai l’uomo. Perché è il segno della sua manifestazione; là dove riesce. Difatti il regno di Dio che presiede tutta la creazione non è che il regno dell’umanità realizzata: il regno della pace, cioè gli uomini composti nella pace; il regno dell’amore, cioè il regno degli uomini che si amano; il regno della libertà e della dignità.
Questa è la ragione per cui Dio crea, la ragione per cui s’incarna, la ragione per cui compie, svolge questa storia della salvezza. Difatti tutta la storia del mondo è: facciamo l’uomo, salviamo l’uomo, rendiamo felice l’uomo. E tutto Dio è impegnato in quest’opera di umanità. Non c’è un’azione di Dio che non sia volta all’umanità. Tutta la creazione termina alla comparsa dell’uomo; anzi, la creazione dell’uomo non è altro che il riassunto di tutta la creazione, per questo l’uomo è fatto dal fango della terra. Non è un disprezzo, è la creazione che arriva alla consapevolezza di sé. Tutta la creazione.
Tutta la rivelazione è per salvare l’uomo. Difatti, appena caduto, arriverà una donna, partorirà un figlio, e questi ingaggerà battaglie. Tutta la grazia di Dio è data per l’uomo. Non c’è nulla che Dio faccia per se stesso.
Lo stesso Spirito Santo è la difesa dell’uomo, è l’avvocato dell’uomo, è il consolatore dell’uomo, il conforto. Questo è il significato dello Spirito Santo, il Paraclito è colui che difende l’uomo.
Quindi tutto questo è il centro e perciò non dobbiamo meravigliarci. I pastori dicevano: andiamo a vedere cosa è successo. Sono andati a vedere e hanno scoperto un bambino; l’umanità che ricomincia da capo.
«Un bambino avvolto nelle fasce». Secondo la liturgia orientale la cuna è sempre paragonata alla bara e già, in questo bambino avvolto in fasce, la chiesa d’Oriente scopre colui che poi sarà avvolto nella Sindone. E difatti la passione di Cristo comincia con il Natale, comincia con la nascita.
Io ho una poesia dove dico: «Tu non avevi lacrime, / a noi era dato piangere, / forse questo ti ha sospinto tra noi?». È venuto a condividere il dolore dell’uomo, è venuto a condividere la condizione umana, ad assumere su se stesso il peccato del mondo, ad offrirsi perché l’uomo sia salvo. Tutta l’azione di Dio è questo! E così è per tutto il resto. I1 regno eterno è per la glorificazione dell’uomo. Sarebbe bene che noi pensassimo a queste cose perché, allora, si capisce il senso del Natale.
Per questo sono annunciati al mondo come una grande gioia. Eppure, stranamente, è una gioia drammatica, è una storia che non trova facilmente consensi. Nel prologo di san Giovanni abbiamo addirittura un conflitto: «In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio… Egli era la luce, la luce che illumina ogni uomo che viene in questo mondo… La luce che splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta», che in fondo è la vita come un bene in conflitto contro il male. È questo: il bene è sempre luminoso, il male è sempre tenebroso, sempre. E addirittura c’è un conflitto di luce e di tenebra, come il conflitto del giorno e della notte.
E poi, l’uomo che viene a prendere testimonianza di questa luce. La profezia che si avvera in Giovanni. «Questa luce veniva nel mondo, luce vera che illumina ogni uomo». Cosa vuol dire che illumina ogni uomo? Vuol dire che l’uomo scopre il senso della sua esistenza, scopre la dimensione infinita del suo essere, scopre le ragioni del suo operare e magari anche del suo soffrire, le ragioni della sua dignità, della sua grandezza. E la luce che illumina ogni uomo che viene in questo mondo, altrimenti voi non sapete perché generate, non sapete perché concepite, non sapete perché vivete. È il Natale, la ricchezza e la pregnanza del Natale.
Avvisi della settimana
Gli appuntamenti della settimana. Le notizie e gli avvisi delle attività svolte in questa settimana.