NATALE – messa della notte
Canto
ADESTE FIDELES
Adéste, fidéles, læti triumphántes,
veníte, veníte in Bétlehem.
Natum vidéte Regem angelórum.
Veníte adorémus, veníte adorémus,
veníte adorémus Dóminum.En grege relícto, húmiles ad cunas
vocáti pastóres ad próperant:
et nos ovántes gradu festinémus.
Veníte adorémus, veníte adorémus,
veníte adorémus Dóminum.Aetérni Paréntis splendórem aetérnum
velátum sub carne vidébimus:
Deum infántem, pannis involútum.
Veníte adorémus, veníte adorémus,
veníte adorémus Dóminum.Pro nobis egénum et fœno cubántem
piis foveámus ampléxibus:
sic nos amántem quis non redamáret?
Veníte adorémus, veníte adorémus,
veníte adorémus Dóminum.
Introduzione
Prete: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Assemblea: Amen
Lampada ai miei passi è la Tua Parola…
…e luce che illumina il nostro cammino.
Il Signore, il Verbo di Dio fattosi carne, l’Emmanuele sia con voi!
E con il Tuo Spirito!
ORAZIONE
Allontana, o Dio, ogni tenebra dal cuore dei tuoi servi e dona alle nostre menti la tua luce: Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
TRASFORMARE LE SPADE IN ARATRI
Lettura Is 2,3-5
Dal libro del profeta Isaia
Verranno molti popoli e diranno:
«Venite, saliamo sul monte del Signore,
al tempio del Dio di Giacobbe,
perché ci insegni le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieri».
Poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.
Egli sarà giudice fra le genti
e arbitro fra molti popoli.
Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri,
delle loro lance faranno falci;
una nazione non alzerà più la spada
contro un’altra nazione,
non impareranno più l’arte della guerra.
Casa di Giacobbe, venite,
camminiamo nella luce del Signore.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Riflessione
Dalla Lettera enciclica, Fratelli tutti, di papa Francesco (10-11 e 27)
Per decenni è sembrato che il mondo avesse imparato da tante guerre e fallimenti e si dirigesse lentamente verso varie forme di integrazione. Per esempio, si è sviluppato il sogno di un’Europa unita, capace di riconoscere radici comuni e di gioire per la diversità che la abita. Ricordiamo «la ferma convinzione dei Padri fondatori dell’Unione europea, i quali desideravano un futuro basato sulla capacità di lavorare insieme per superare le divisioni e per favorire la pace e la comunione fra tutti i popoli del continente». Ugualmente ha preso forza l’aspirazione ad un’integrazione latinoamericana e si è incominciato a fare alcuni passi. In altri Paesi e regioni vi sono stati tentativi di pacificazione e avvicinamenti che hanno portato frutti e altri che apparivano promettenti.
Ma la storia sta dando segni di un ritorno all’indietro. Si accendono conflitti anacronistici che si ritenevano superati, risorgono nazionalismi chiusi, esasperati, risentiti e aggressivi. In vari Paesi un’idea dell’unità del popolo e della nazione, impregnata di diverse ideologie, crea nuove forme di egoismo e di perdita del senso sociale mascherate da una presunta difesa degli interessi nazionali. E questo ci ricorda che «ogni generazione deve far proprie le lotte e le conquiste delle generazioni precedenti e condurle a mete ancora più alte. È il cammino. Il bene, come anche l’amore, la giustizia e la solidarietà, non si raggiungono una volta per sempre; vanno conquistati ogni giorno. Non è possibile accontentarsi di quello che si è già ottenuto nel passato e fermarsi, e goderlo come se tale situazione ci facesse ignorare che molti nostri fratelli soffrono ancora situazioni di ingiustizia che ci interpellano tutti»
[…] Riappare «la tentazione di fare una cultura dei muri, di alzare i muri, muri nel cuore, muri nella terra per impedire questo incontro con altre culture, con altra gente. E chi alza un muro, chi costruisce un muro finirà schiavo dentro ai muri che ha costruito, senza orizzonti. Perché gli manca questa alterità»
PER AMORE
Questa notte noi seguiamo la stella
che ci guida dove nascerà un uomo
che nel mondo verrà per portare in terra
pace e libertà, per donare a tutti
il suo amore vero, l’Amore vero.
È una notte di gioia che illuminerà
il tuo cammino nella vita e le risposte ai tuoi perché.
Sentirai l’amore crescere in te
perché Dio si è fatto uomo, ci dona Amore.
Betlemme, sai, non è lontana, è nel tuo cuore,
nella tua casa, è nel fratello che ha bisogno,
nel malato abbandonato.
È in te, è in te che Dio si fa uomo.
Nasce in mezzo a noi il Salvatore.
È Dio che ci dona amore
E nel fratello troverai l’immagine di Cristo
che nasce per te.
E saremo una cosa sola, fratelli nell’amore.
Cristo nascerà nei nostri cuori
ogni giorno della nostra vita.
È nato in mezzo a noi il Salvatore.
È Dio che ci dona amore, amore.
E nella pace troveremo la forza che Lui ci darà
per cambiare l’umanità.
E saremo una cosa sola, fratelli nell’amore.
Cristo nascerà nei nostri cuori
ogni giorno della nostra vita.
Per amore, per amore, per amore, per amore,
per amore, per amore, per amore, per amore.
GIUSTIZIA E PACE SI BACERANNO
Salmo 85
a cori alterni
Sei stato buono, Signore, con la tua terra,
hai ristabilito la sorte di Giacobbe.
Hai perdonato la colpa del tuo popolo,
hai coperto ogni loro peccato.
Hai posto fine a tutta la tua collera,
ti sei distolto dalla tua ira ardente.
Ritorna a noi, Dio nostra salvezza,
e placa il tuo sdegno verso di noi.
Forse per sempre sarai adirato con noi,
di generazione in generazione riverserai la tua ira?
Non tornerai tu a ridarci la vita,
perché in te gioisca il tuo popolo?
Mostraci, Signore, la tua misericordia
e donaci la tua salvezza.
Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli,
per chi ritorna a lui con fiducia.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.
Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.
Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.
Riflessione
Dal messaggio di Papa Francesco per la giornata della pace del 1 gennaio 2025
La meta della pace
Coloro che intraprenderanno il cammino della speranza potranno vedere sempre più vicina la tanto agognata meta della pace. Il Salmista ci conferma in questa promessa: quando «amore e verità s’incontreranno, giustizia e pace si baceranno» (Sal 85,11). Quando mi spoglio dell’arma del credito e ridono la via della speranza a una sorella o a un fratello, contribuisco al ristabilimento della giustizia di Dio su questa terra e mi incammino con quella persona verso la meta della pace. Come diceva S. Giovanni XXIII, la vera pace potrà nascere solo da un cuore disarmato dall’ansia e dalla paura della guerra.
Che il 2025 sia un anno in cui cresca la pace! Quella pace vera e duratura, che non si ferma ai cavilli dei contratti o ai tavoli dei compromessi umani. Cerchiamo la pace vera, che viene donata da Dio a un cuore disarmato: un cuore che non si impunta a calcolare ciò che è mio e ciò che è tuo; un cuore che scioglie l’egoismo nella prontezza ad andare incontro agli altri; un cuore che non esita a riconoscersi debitore nei confronti di Dio e per questo è pronto a rimettere i debiti che opprimono il prossimo; un cuore che supera lo sconforto per il futuro con la speranza che ogni persona è una risorsa per questo mondo.
Il disarmo del cuore è un gesto che coinvolge tutti, dai primi agli ultimi, dai piccoli ai grandi, dai ricchi ai poveri. A volte, basta qualcosa di semplice come «un sorriso, un gesto di amicizia, uno sguardo fraterno, un ascolto sincero, un servizio gratuito». Con questi piccoli – grandi gesti, ci avviciniamo alla meta della pace e vi arriveremo più in fretta, quanto più, lungo il cammino accanto ai fratelli e sorelle ritrovati, ci scopriremo già cambiati rispetto a come eravamo partiti. Infatti, la pace non giunge solo con la fine della guerra, ma con l’inizio di un nuovo mondo, un mondo in cui ci scopriamo diversi, più uniti e più fratelli rispetto a quanto avremmo immaginato.
Concedici, la tua pace, Signore! È questa la preghiera che elevo a Dio.
Tutta l’assemblea
Rimetti a noi i nostri debiti, Signore,
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e in questo circolo di perdono
concedici la tua pace,
quella pace che solo Tu puoi donare
a chi si lascia disarmare il cuore,
a chi con speranza
vuole rimettere i debiti ai propri fratelli,
a chi senza timore
confessa di essere tuo debitore,
a chi non resta sordo
al grido dei più poveri.
SEMINA LA PACE
Senti il cuore della tua città:
batte nella notte intorno a te
sembra una canzone muta che
cerca un’alba di serenità.
Semina la pace e tu vedrai
che la tua speranza rivivrà
spine tra le mani piangerai
ma un mondo nuovo nascerà. (2v)
Sì, nascerà il mondo della pace,
di guerra non si parlerà mai più.
La pace è un dono che la vita ci darà,
un sogno che si avvererà.
Semina la pace e tu vedrai
che la tua speranza rivivrà
spine tra le mani piangerai
ma un mondo nuovo nascerà. (2v)
Un mondo nuovo nascerà.
Lettore 1
Parola vivente di Dio,
Stella radiosa del mattino,
incarnazione dell’infinito Amore,
Salvezza sempre invocata e sempre attesa
Lettore 2:
Tutta la Chiesa ora ti grida,
come la sposa pronta per le nozze:
Tutta l’assemblea:
Vieni, Signore Gesù,
unica speranza del mondo,
tu che regni con il Padre e lo Spirito santo
in eterno e per sempre.
Amen.
Prete: Fratelli, quello che era fin dal principio, quello che abbiamo udito,
quello che abbiamo veduto con i nostri occhi,
quello che abbiamo contemplato,
quello che le nostre mani hanno toccato,
ossia la Parola della vita,
noi lo testimoniamo e lo annunziamo a tutti questa notte.
ANNUNCIO DI NATALE
Quando venne la pienezza dei tempi
essendo Cesare Augusto imperatore a Roma
Erode re di Giudea, sotto il pontificato di Anna,
tutto l’universo essendo in pace
nei giorni del grande censimento
GESÙ CRISTO, DIO ETERNO
E FIGLIO DELL’ETERNO PADRE
volle santificare il mondo
con la sua misericordiosa venuta
SI FECE UOMO;
essendo stato concepito
DALLA POTENZA DELLO SPIRITO SANTO
NACQUE DALLA VERGINE MARIA
a Betlemme di Giuda, la città di David.
È LA NATIVITÀ DEL NOSTRO SIGNORE
GESÙ CRISTO.
VENITE, ADORIAMO!
Gloria
Gloria a Dio nell’alto dei cieli Noi ti lodiamo, ti benediciamo, Signore Dio, Re del cielo, Gloria a Dio nell’alto dei cieli Signore Dio, agnello di Dio, Tu che togli i peccati del mondo Gloria a Dio nell’alto dei cieli Tu solo il santo, tu solo il Signore, Gloria a Dio nell’alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama. (2 v)
ti adoriamo, ti glorifichiamo,
ti rendiamo grazie
per la tua immensa gloria.
Dio Padre onnipotente,
Figlio unigenito
Cristo Gesù.
e pace in terra agli uomini che egli ama.
Figlio del Padre onnipotente,
tu che togli i peccati del mondo
abbi pietà di noi.
accogli benigno la nostra preghiera
tu che siedi alla destra del Padre
abbi pietà di noi!
e pace in terra agli uomini che egli ama.
tu l’altissimo Gesù Cristo,
con lo Spirito santo
nella gloria del Padre.
e pace in terra agli uomini che egli ama. (2 v)
Colletta
O Dio, che hai illuminato questa santissima notte con lo splendore di Cristo, vera luce del mondo, concedi a noi, che sulla terra contempliamo i suoi misteri, di partecipare alla sua gloria nel cielo. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Is 9,1-6
Dal libro del profeta Isaia
Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva, la sbarra sulle sue spalle, e il bastone del suo aguzzino, come nel giorno di Màdian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando e ogni mantello intriso di sangue saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.
Perché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il potere e il suo nome sarà: Consigliere mirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace. Grande sarà il suo potere e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul suo regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Salmo responsoriale dal Salmo 95 (96)
Rit. Oggi è nato per noi il Salvatore.
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.
Rit.
Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Rit.
Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.
Rit.
Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.
Rit. Oggi è nato per noi il Salvatore.
Seconda Lettura Tt 2,11-14
Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito
Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.
Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Canto al vangelo Lc 2,10-11
Alleluia, alleluia.
Vi annuncio una grande gioia:
oggi è nato per voi un Salvatore, Cristo Signore.
Alleluia
Alle – alleluia, alleluia (4v)
Il Risorto è qui con noi oggi e sempre resterà.
È una lode che d’ora in poi gioia piena ci darà,
così cantiamo.
Alle – alleluia, alleluia (4v)
VANGELO Lc 2,1-14
Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».
Parola del Signore. Lode a te o Cristo.
La professione di fede
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
Oggi
è nato per voi
un Salvatore,
che è
Cristo Signore
La nostra preghiera di oggi
Prete: Oggi è nato il Cristo, oggi è apparso il Salvatore, oggi sulla terra cantano gli angeli, oggi esulta l’umanità:
– Gloria in cielo, esulti la terra!
- Signore questa notte l’annuncio dell’incarnazione illumina tutti i cuori:
– fa’ che tutti gli uomini e le donne della terra siano raggiunti dalla buona notizia di un Dio che li ama. - Signore, in Gesù sei venuto nella carne a Betlemme perché possiamo incontrarti e vivere nella tua pace:
– vinci le nostre paure, rendici capaci di costruire ponti di umanità, si realizzi la pace vera nei cuori e nelle nostre comunità. - Signore, in Gesù ti sei spogliato della tua divinità per assumere un corpo di uomo:
– ogni uomo ritrovi in te la fiducia nonostante le proprie debolezze, e la speranza dopo ogni caduta. - Signore, in Gesù ti sei fatto povero per amore:
– ciascuno di noi ti riconosca nei poveri e sia capace di una vita di comunione con tutte le creature. - Signore, in Gesù hai voluto consegnarti al mondo per mostrarci la misericordia del Padre:
– la terra, vinta ogni divisione e discordia, canti il tuo perdono ed esulti di gioia. - Signore, in Gesù ti sei fatto nostro fratello. Ti affidiamo le nostre sorelle e i nostri fratelli della comunità di Ain-Arik, villaggio palestinese nei territori occupati:
– non soffochino la speranza e rendici consapevoli che la pace è tuo dono ma anche nostro impegno, frutto della giustizia e del perdono reciproco.
Prete: Signore Dio, con la nascita di tuo Figlio tu sei venuto a salvare ogni creatura: concedi alla tua chiesa di diffondere fino alle estremità della terra la gioiosa notizia dell’incarnazione e ovunque si innalzerà per la grazia dello Spirito santo un canto di ringraziamento a tua lode, o Padre, benedetto nei secoli dei secoli. Amen.
Canto all’offertorio
LA PAROLA FATTA VITA
Come acqua cristallina
che scende giù dai monti,
sei venuto in mezzo a noi,
sorgente della verità.
E portavi la Tua vita,
la legge del Tuo cielo,
per insegnarci l’amore
e farci simili a Te.Ogni tua parola è acqua viva
che disseta i nostri cuori,
ogni tua parola è cengia
che sostiene il nostro altare,
ogni tua parola, ogni tua parola…Come pioggia e neve
che tornano al cielo
dopo aver irrigato
e fecondato la terra,
così ogni Tua parola
ritornerà a Te,
frutto della nostra vita
che Tu raccoglierai.Ogni tua parola è acqua viva
che disseta i nostri cuori,
ogni tua parola è cengia
che sostiene il nostro altare,
ogni tua parola, ogni tua parola,
ogni tua parola.
Santo
Santo, Santo,
Santo il Signore,
Dio dell’universo.
Santo, Santo.
I cieli e la terra
sono pieni della tua gloria.
Osanna nell’alto dei cieli.
Osanna nell’alto dei cieli.
Santo, Santo,
Santo il Signore,
Dio dell’universo.
Santo, Santo.
I cieli e la terra
sono pieni della tua gloria.
Benedetto colui che viene
nel nome del Signore.
Osanna nell’alto dei cieli.
Osanna nell’alto dei cieli.
Santo, Santo, Santo.
Scambio della pace
PACE SIA, PACE VOI
Rit. «Pace sia, pace a voi»:
la tua pace sarà
sulla terra come nei cieli.
«Pace sia, pace a voi»:
la tua pace sarà
gioia nei nostri occhi, nei cuori.
«Pace sia, pace a voi»:
la tua pace sarà
luce limpida nei pensieri.
«Pace sia, pace a voi»:
la tua pace sarà
una casa per tutti.
«Pace a voi»:
sia il tuo dono visibile.
«Pace a voi»:
la tua eredità.
«Pace a voi»:
come un canto all’unisono
che sale dalle nostre città.
Rit. «Pace sia, pace a voi»…
«Pace a voi»:
sia un’impronta nei secoli.
«Pace a voi»:
segno d’unità.
«Pace a voi»:
sia l’abbraccio tra i popoli,
la tua promessa all’umanità.
Rit. «Pace sia, pace a voi»…
Agnello di Dio
Antifona alla comunione
Oggi, nella città di Davide, è nato un Salvatore, che è Cristo Signore. (Lc 2,11)
Comunione
INNO ALL’AMORE
(Debora Vezzani)
Se parlassi le lingue degli uomini
Se parlassi le lingue degli angeli ma
Ma non avessi amoreSe riuscissi a conoscere tutto
Se riuscissi a fare miracoli ma
Ma non avessi amore
Io sarei bronzo che rimbomba a vuoto
Non sarei nulla, nulla, nullaL’amore è paziente
L’amore è benigno
L’amore non si gonfia
L’amore non si vanta
L’amore non invidia
Sempre rispettaSe donassi tutti i miei beni
Se donassi la mia stessa vita ma
Ma non avessi amore
Non servirebbe a nulla, a nulla, a nullaL’amore è paziente
L’amore è benigno
L’amore non si gonfia
L’amore non si vanta
L’amore non invidia
Sempre rispettaNon cerca mai il proprio interesse
Non conta mai il male ricevuto
L’amore tutto scusa
L’amore tutto crede
L’amore tutto speraVediamo come in uno specchio
In modo imperfetto
Tutte le cose passeranno
Ma l’amore resta eternoL’amore è paziente
L’amore è benigno
L’amore non si gonfia
L’amore non si vanta
L’amore non invidia
Sempre rispettaNon cerca mai il proprio interesse
Non conta mai il male ricevuto
L’amore tutto scusa
L’amore tutto crede
L’amore tutto spera
E tutto sopporta
VERBUM PANIS
Prima del tempo
prima ancora che la terra
cominciasse a vivere
il Verbo era presso Dio.
Venne nel mondo
e per non abbandonarci
in questo viaggio ci lasciò
tutto se stesso come pane.
Verbum caro factum est
Verbum panis factum est.
Qui spezzi ancora il pane in mezzo a noi
e chiunque mangerà non avrà più fame.
Qui vive la tua chiesa intorno a te
dove ognuno troverà la sua vera casa.
Verbum caro factum est…
Prima del tempo
quando l’universo fu creato
dall’oscurità
il Verbo era presso Dio.
Venne nel mondo
nella sua misericordia
Dio ha mandato il Figlio suo
tutto se stesso come pane.
Verbum caro factum est…
Qui spezzi ancora …
Verbum caro factum est…
Canto finale
TU SCENDI DALLE STELLE
Tu scendi dalle stelle, o Re del cielo,
e vieni in una grotta al freddo e al gelo,
e vieni in una grotta al freddo e al gelo.
O Bambino mio divino,
io ti vedo qui tremar;
o Dio beato!
Ahi quanto ti costò l’avermi amato!
Ahi quanto ti costò l’avermi amato!
A te, che sei del mondo il Creatore,
mancano panni e foco, o mio Signore,
mancano panni e foco, o mio Signore.
Caro eletto pargoletto,
quanto questa povertà
più m’innamora,
giacché ti fece amor povero ancora,
giacché ti fece amor povero ancora.
Per la preghiera a casa
Orientamenti per la preghiera
Leggere nella Bibbia: la nostra vocazione di figli di Dio (1Giovanni 5; Romani 8; Efesini 1).
Letture di domenica prossima, 1 Gennaio – Maria, madre di Dio e giornata della pace
Numeri 6, 22-27; Salmo 66 (67); Lettera ai Galati 4,4-7; Luca 2,16-21
L’uomo è un’infinita possibilità
(da «Dialogo tra cielo e terra» di David Maria Turoldo, pagg. 62-65)
L’umanità è rara. Cristo è un uomo! Cristo è l’archetipo umano: «Ecce, homo», ecco l’uomo. E questa è la scoperta del Natale: è apparsa questa umanità ed è in questa pienezza di umanità che si rivela la divinità.
Quindi tutta la storia del mondo si svolge intorno all’uomo. Per questo Dio non abbandona mai l’uomo. Perché è il segno della sua manifestazione; là dove riesce. Difatti il regno di Dio che presiede tutta la creazione non è che il regno dell’umanità realizzata: il regno della pace, cioè gli uomini composti nella pace; il regno dell’amore, cioè il regno degli uomini che si amano; il regno della libertà e della dignità.
Questa è la ragione per cui Dio crea, la ragione per cui s’incarna, la ragione per cui compie, svolge questa storia della salvezza. Difatti tutta la storia del mondo è: facciamo l’uomo, salviamo l’uomo, rendiamo felice l’uomo. E tutto Dio è impegnato in quest’opera di umanità. Non c’è un’azione di Dio che non sia volta all’umanità. Tutta la creazione termina alla comparsa dell’uomo; anzi, la creazione dell’uomo non è altro che il riassunto di tutta la creazione, per questo l’uomo è fatto dal fango della terra. Non è un disprezzo, è la creazione che arriva alla consapevolezza di sé. Tutta la creazione.
Tutta la rivelazione è per salvare l’uomo. Difatti, appena caduto, arriverà una donna, partorirà un figlio, e questi ingaggerà battaglie. Tutta la grazia di Dio è data per l’uomo. Non c’è nulla che Dio faccia per se stesso.
Lo stesso Spirito Santo è la difesa dell’uomo, è l’avvocato dell’uomo, è il consolatore dell’uomo, il conforto. Questo è il significato dello Spirito Santo, il Paraclito è colui che difende l’uomo.
Quindi tutto questo è il centro e perciò non dobbiamo meravigliarci. I pastori dicevano: andiamo a vedere cosa è successo. Sono andati a vedere e hanno scoperto un bambino; l’umanità che ricomincia da capo.
«Un bambino avvolto nelle fasce». Secondo la liturgia orientale la cuna è sempre paragonata alla bara e già, in questo bambino avvolto in fasce, la chiesa d’Oriente scopre colui che poi sarà avvolto nella Sindone. E difatti la passione di Cristo comincia con il Natale, comincia con la nascita.
Io ho una poesia dove dico: «Tu non avevi lacrime, / a noi era dato piangere, / forse questo ti ha sospinto tra noi?». È venuto a condividere il dolore dell’uomo, è venuto a condividere la condizione umana, ad assumere su se stesso il peccato del mondo, ad offrirsi perché l’uomo sia salvo. Tutta l’azione di Dio è questo! E così è per tutto il resto. I1 regno eterno è per la glorificazione dell’uomo. Sarebbe bene che noi pensassimo a queste cose perché, allora, si capisce il senso del Natale.
Per questo sono annunciati al mondo come una grande gioia. Eppure, stranamente, è una gioia drammatica, è una storia che non trova facilmente consensi. Nel prologo di san Giovanni abbiamo addirittura un conflitto: «In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio… Egli era la luce, la luce che illumina ogni uomo che viene in questo mondo… La luce che splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta», che in fondo è la vita come un bene in conflitto contro il male. È questo: il bene è sempre luminoso, il male è sempre tenebroso, sempre. E addirittura c’è un conflitto di luce e di tenebra, come il conflitto del giorno e della notte.
E poi, l’uomo che viene a prendere testimonianza di questa luce. La profezia che si avvera in Giovanni. «Questa luce veniva nel mondo, luce vera che illumina ogni uomo». Cosa vuol dire che illumina ogni uomo? Vuol dire che l’uomo scopre il senso della sua esistenza, scopre la dimensione infinita del suo essere, scopre le ragioni del suo operare e magari anche del suo soffrire, le ragioni della sua dignità, della sua grandezza. E la luce che illumina ogni uomo che viene in questo mondo, altrimenti voi non sapete perché generate, non sapete perché concepite, non sapete perché vivete. È il Natale, la ricchezza e la pregnanza del Natale.
Avvisi della settimana
Gli appuntamenti della settimana. Le notizie e gli avvisi delle attività svolte in questa settimana.