PENTECOSTE – ANNO B
Canto
Atto penitenziale
Signore, tu mandi il tuo Spirito
e sono rimessi i peccati.
Abbi pietà di noi!
Signore, pietà!
Cristo risorto, tu aliti il tuo Spirito
e il vangelo è compreso da tutte le genti.
Abbi pietà di noi!
Cristo, pietà!
Signore, tu effondi il tuo Spirito
e susciti l’unità nella carità.
Abbi pietà di noi!
Signore, pietà!
Gloria
Colletta
O Dio, che nel mistero della Pentecoste santifichi la tua Chiesa in ogni popolo e nazione, diffondi sino ai confini della terra i doni dello Spirito Santo, e rinnova anche oggi nel cuore dei credenti i prodigi che nella tua bontà hai operato agli inizi della predicazione del Vangelo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura At 2,1-11
Dagli Atti degli apostoli
Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.
Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti; abitanti della Mesopotàmia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, della Frìgia e della Panfìlia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, Romani qui residenti, Giudei e prosèliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio».
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Salmo responsoriale dal Salmo 103 (104)
Rit. Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.
Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.
Rit.
Togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.
Rit.
Sia per sempre la gloria del Signore;
gioisca il Signore delle sue opere.
A lui sia gradito il mio canto,
io gioirò nel Signore.
Rit. Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.
Seconda Lettura Gal 5,16-25
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Fratelli, camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste.
Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge. Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Riguardo a queste cose vi preavviso, come già ho detto: chi le compie non erediterà il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c’è Legge.
Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Sequenza
(in piedi)
Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.
Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.
Consolatore perfetto,
ospite dolce dell’anima,
dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.
O luce beatissima,
invadi nell’intimo
il cuore dei tuoi fedeli.
Senza la tua forza,
nulla è nell’uomo,
nulla senza colpa.
Lava ciò che è sórdido,
bagna ciò che è árido,
sana ciò che sánguina.
Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato.
Dona ai tuoi fedeli,
che solo in te confidano
i tuoi santi doni.
Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna.
Canto al vangelo
Alleluia, alleluia.
Vieni, santo Spirito,
riempi i cuori dei tuoi fedeli
e accendi in essi il fuoco del tuo amore.
Alleluia, alleluia.
VANGELO Gv 15,26-27;16,12-15
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gloria a te, o Signore.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Parola del Signore. Lode a te, o Cristo.
La professione di fede
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
Quando verrà
lo Spirito,
vi guiderà
a tutta la verità
La nostra preghiera di oggi
Prete: Invochiamo su noi e sulla Chiesa lo Spirito che Gesù ci ha mandato per assisterci sino alla fine.
- Spirito d’amore, infiamma la tua Chiesa perché renda testimonianza all’amore di Dio. Sostieni il nostro vescovo nominato Gherardo
– e coloro che sono chiamati a presiedere nelle comunità cristiane siano servi della comunione. - Spirito di verità, guida i ragazzi e le ragazze che per la prima volta in queste ultime domeniche hanno ricevuto il corpo di Cristo:
– guidali nella fedeltà alla Parola di Dio e nella gioia del tuo amore. - Spirito d’unità, riconcilia le chiese,
– da’ a ciascuno di essere fedele alla sua vocazione. - Spirito di gioia, anticipa nella nostra vita la felicità senza fine, promessa ai figli di Dio;
– fa’ splendere nel mondo i segni della nuova creazione. - Spirito di potenza, sostieni i deboli, conferma i dubbiosi, aiutaci tutti nelle prove,
– fa’ che alla violenza subita possiamo rispondere con la forza del bene. - Spirito di sapienza, illumina le intelligenze di chi governa, dei magistrati, degli amministratori:
– fa’ agiscano con responsabilità al servizio del bene comune. - Spirito di pace, converti il cuore di chi usa violenza e di chi, per interesse, la fomenta. Ascolta il grido dei popoli schiavi del potere di chi è più forte
– e suscita in noi una fede così grande da cambiare le strutture sociali che creano ingiustizia. - Spirito di vita, fa’ vivere (…. e) i nostri fratelli defunti nella gioia eterna del cielo
– e consola i cuori affranti.
Prete: Padre ti rendiamo grazie per il Cristo e per la nuova creazione: egli ha tolto il peccato dal mondo e ci dona la pace; egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Canto all’offertorio
Santo
Agnello di Dio
Antifona alla comunione
Quando verrà lo Spirito della verità, vi guiderà alla verità tutta intera. Alleluia. (Cf. Gv 16,13)
Comunione
Canto finale
Per la preghiera a casa
Orientamenti per la preghiera
Leggere nella bibbia: Lo Spirito promesso in vista della missione (1Pietro 1,3-12), donato ai pagani (Atti 10,44-11,18), all’opera nella chiesa (1Corinti 12,1-14,25).
Letture di domenica prossima, Solennità della Trinità, anno B:
Deuteronomio 4,32-40; Salmo 43; Lettera ai Romani 8,14-17; Matteo 28,16-20.
Lo spirito di verità vi guiderà a tutta la verità
Per la festa della pentecoste la liturgia ci propone questo brano di Giovanni dove Gesù parla dell’attività e della realtà dello Spirito. Scrive l’evangelista “Quando verrà” – e dispiace vedere qui nella nuova traduzione della CEI il termine “Il Paraclito”. E’ un termine colto, è un termine tecnico, che non è comprensibile dalla gran parte della gente. Nella vecchia traduzione questo termine si era reso meglio con “consolatore”. Qual è il significato di questo termine greco “paraclito” che qui viene translitterato appunto senza darne poi la comprensione? Il “consolatore”, a differenza di colui che conforta – il conforto è un conforto morale – ma “consolare” nella lingua greca significa “l’eliminazione alla radice della causa della sofferenza”. In altre parti questo termine sarà applicato a Gesù come “avvocato difensore”, “colui che ci difende”. Allora, l’azione dello Spirito è quella di consolare, di difendere la comunità da ogni tipo di attacco e l’eliminazione alla radice di quella che è la causa della sofferenza. Quindi Gesù rassicura la sua comunità Quando verrà quindi il consolatore, questa forza, questa energia di Dio, “che vi manderò dal Padre”, quello che lui chiama “lo Spirito della Verità”, questa forza d’amore che proviene dal Padre, conduce l’uomo nella verità, e gli fa comprendere due realtà importanti: 1) chi è Dio, la verità su Dio, Dio è amore; 2) la verità sull’uomo, chi è l’uomo. L’uomo ha una dignità incredibile, è chiamato ad essere il figlio di questo Dio. “Egli darà testimonianza di me”.
Quindi questa forza, quest’energia d’amore che Gesù comunicherà sulla croce nel Vangelo di Giovanni ai suoi discepoli, l’accoglienza di questa potenza d’amore, dilaterà l’esistenza dell’individuo e lo inserirà nella sfera dell’amore di Dio, gli farà comprendere molte cose.
E, scrive l’evangelista che Gesù dice “e anche voi date testimonianza perché siete con me fin dal principio”. Dove si è fin dal principio? Fin dal principio Gesù nella sua attività si è messo sempre a fianco degli oppressi e mai degli oppressori, sempre dalla parte delle vittime, mai dalla parte dei carnefici, allora è un invito molto chiaro di Gesù alla sua comunità di stare sempre dalla parte degli ultimi. In questo stare sempre dalla parte degli ultimi emergerà la forza dello Spirito. Gesù avverte “ho molte cose ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso”, perché soltanto chi è pronto a orientare completamente la propria vita verso il bene degli altri, può entrare in sintonia con questa onda crescente d’amore che il Signore comunica. Però, assicura Gesù, “quando verrà lui, lo Spirito della verità”, ecco che torna questa definizione che lo Spirito è quello che conduce l’uomo, “Vi guiderà a tutta la verità perché non parlerà da se stesso, ma dirà ciò che avrà udito e vi annuncerà” – e questo è importantissimo – “le cose future”. L’azione dello Spirito è una continua proposta del messaggio di Gesù, non è un nuovo messaggio, una nuova rivelazione, che fa comprendere le cose che vengono, le cose future. Lo Spirito spinge al futuro. Lo Spirito non ripete le cose del passato, c’è sempre la tentazione da parte degli uomini di rimpiangerei bei tempi di una volta, che erano belli soltanto perché sono passati e sono dimenticati, e quindi di rimpiangere un tempo passato e non dei proiettarsi verso il tempo che arriva. Ebbene, quando si rimpiange il tempo passato lì lo Spirito non può far nulla, perché lo Spirito di Dio è quello che – dice la scrittura – “fa nuove tutte le cose”. Allora, l’apertura al nuovo fa emergere lo Spirito. Cosa significa questo? Che la tensione della comunità cristiana ai sempre nuovo bisogni dell’umanità, farà scoprire nuove capacità di risposta. In queste nuove risposte ai bisogni dell’umanità emerge lo Spirito della verità. Questa è la dinamica della vita del cristiano, quindi, sempre teso verso il nuovo, sempre pronto a dare nuove risposte, non le risposte antiche. Non si possono dare ai bisogni di oggi risposte antiche, ma formulare, inventare, creare, nuove risposte per i bisogni dell’umanità.
P. Alberto Maggi OSM
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