SANTISSIMA TRINITÀ – ANNO A
Canto
Atto penitenziale
Signore Padre santo, tu ci hai creati e fatti tuoi figli, ma noi non ti amiamo con tutto il cuore: abbi pietà di noi.
Signore, pietà!
Cristo Signore nostro, ti sei fatto uomo per noi e ci hai donato la tua vita, ma noi non ci amiamo gli uni gli altri: abbi pietà di noi.
Cristo, pietà!
Signore Spirito santo, ci hai santificati e fatti tua dimora ma nel nostro corpo abita il peccato: abbi pietà di noi.
Signore, pietà!
Gloria
Colletta
Padre fedele e misericordioso, che ci hai rivelato il mistero della tua vita donandoci il Figlio unigenito e lo Spirito di amore, sostieni la nostra fede e ispiraci sentimenti di pace e di speranza, perché, amandoci come fratelli, rendiamo gloria al tuo santo nome. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Es 34,4-6.8-9
Dal libro dell’Esodo
In quei giorni, Mosè si alzò di buon mattino e salì sul monte Sinai, come il Signore gli aveva comandato, con le due tavole di pietra in mano.
Allora il Signore scese nella nube, si fermò là presso di lui e proclamò il nome del Signore. Il Signore passò davanti a lui, proclamando: «Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà».
Mosè si curvò in fretta fino a terra e si prostrò. Disse: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, Signore, che il Signore cammini in mezzo a noi. Sì, è un popolo di dura cervìce, ma tu perdona la nostra colpa e il nostro peccato: fa’ di noi la tua eredità».
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Salmo responsoriale Dn 3,52-56
Rit. A te la lode e la gloria nei secoli!
Benedetto sei tu,
Signore Dio dei padri nostri.
Rit. A te la lode e la gloria nei secoli!
Benedetto il tuo nome
glorioso e santo.
Rit. A te la lode e la gloria nei secoli!
Benedetto sei tu
nel tuo tempio santo glorioso.
Rit. A te la lode e la gloria nei secoli!
Benedetto sei tu
sul trono del tuo regno.
Rit. A te la lode e la gloria nei secoli!
Benedetto sei tu
che pènetri con lo sguardo gli abissi
e siedi sui cherubini.
Rit. A te la lode e la gloria nei secoli!
Benedetto sei tu
nel firmamento del cielo.
Rit. A te la lode e la gloria nei secoli!
Seconda Lettura 2Cor 13,11-13
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, siate gioiosi, tendete alla perfezione, fatevi coraggio a vicenda, abbiate gli stessi sentimenti, vivete in pace e il Dio dell’amore e della pace sarà con voi.
Salutatevi a vicenda con il bacio santo. Tutti i santi vi salutano.
La grazia del Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Canto al vangelo Cf. Ap 1,8
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
a Dio, che è, che era e che viene.
Alleluia, alleluia.
VANGELO Gv 3,16-18
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gloria a te, o Signore.
In quel tempo, disse Gesù a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio».
Parola del Signore. Lode a te o Cristo.
La professione di fede
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
Comunione
d’amore
tra Padre,
Figlio e
Spirito santo
La nostra preghiera di oggi
Prete: Abbiamo ascoltato come figli la parola che il Padre ci ha rivelato in Gesù; guidati dallo Spirito santo rivolgiamogli con fiducia la nostra preghiera. Diciamo: Mantienici nel tuo amore, o Signore.
- Troppo spesso noi cristiani, con le nostre divisioni, siamo di ostacolo al messaggio del Vangelo: uniti nella carità, sospinti dallo Spirito, possiamo camminare nell’amore del Padre e testimoniare la gioia del Cristo.
- Padre infinitamente ed esclusivamente buono, tu vedi le miserie degli uomini: con la forza del tuo Spirito fa’ che possiamo creare percorsi di riconciliazione per liberare gli oppressi e costruire la pace.
- Per la nostra società: la politica si ispiri alla solidarietà, rinneghi ogni forma di razzismo, possa indirizzare l’economia verso il bene di tutti.
- Per le famiglie: lo Spirito santo infonda in loro la gioia dell’amore del Padre e la vita del Figlio che crea comunione.
- Per tutti noi: contemplando l’amore del Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo, possiamo imparare dalla Trinità, comunità d’amore, a vivere nella pace, riconciliati con noi stessi e con i nostri fratelli.
- Padre degli uomini, tu vuoi che tutti gli uomini siano salvati; Signore Gesù, tu sei il principio e la fine di tutte le cose; Spirito santo tu riversi nei nostri cuori l’amore di Dio; unico Dio accogli (…. e) i nostri fratelli defunti nella comunione trinitaria e rendici perseveranti nella speranza.
Prete: O Dio Padre, che inviando nel mondo la Parola di verità e lo Spirito di santità, hai manifestato agli uomini il mirabile mistero della tua vita, fa’ che professiamo la fede nel Dio unico e tre volte santo, benedetto nei secoli dei secoli. Amen.
Canto all’offertorio
Santo
Agnello di Dio
Antifona alla comunione
Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. (Gv 3,16)
Comunione
Canto finale
Per la preghiera a casa
Orientamenti per la preghiera
Leggere nella bibbia: La “sapienza”, dono di Dio Amore e Comunione e bene tanto necessario alla vita degli uomini: Giobbe 28; Baruc 3,9-4,4; Luca 11,21-24; 1Corinzi 2,1-5.
Letture di domenica prossima, solennità del Corpo e Sangue del Signore:
Deuteronomio 8,2-16; Salmo 147; Prima lettera ai Corinti 10,16-17; Giovanni 6,51-58.
Il mistero di Dio
(D Bonhoeffer, Festa della Trinità, pp. 401-402.)
I pensieri di Dio non sono accessibili. Dio non si lascia semplicemente comprendere, mentre noi vorremmo addirittura far questo; invece la Chiesa vive della sapienza di Dio in mistero, quella rimasta nascosta (cf. 1Cor 2, 7). Dio vive nel mistero Il suo essere è per noi mistero, mistero dell’eternità e per l’eternità. Mistero, poiché parla di una patria, in cui noi – non ancora – siamo a casa nostra. Tutti i pensieri che formuliamo su Dio non possono mai servire a vincere questo mistero, a ridurre Dio a qualcosa di concepibile in genere, a qualcosa di non misterioso; anzi ogni pensiero su Dio deve servire a renderci visibile il suo mistero, a noi totalmente superiore, a render visibile la misteriosa, nascosta sapienza di Dio e la sua santità e misteriosità, a non escludere la possibilità che attraverso questo mistero diventi visibile la patria da cui esso viene. Ogni dogma della Chiesa è un richiamo al mistero di Dio.
Ma il mondo è cieco nei confronti di ogni mistero. Esso vuole un Dio che sia possibile ridurre alla propria misura e sfruttare, altrimenti non vuole alcun Dio. Il segreto di Dio gli rimane nascosto. Non lo vuole. Si fa degli dèi secondo il proprio desiderio; ma il Dio vicino, segreto, nascosto, non lo conosce. «Che nessuno dei dominatori di questo secolo mai conobbe…» (1Cor 2, 8). I dominatori di questo secolo vivono di calcolo e di utilità e per questo diventano grandi nel mondo, ma il mistero non lo comprendono, questo lo comprendono solo i bambini. Il mondo porta un segno sicuro, che testimonia della sua cecità verso il mistero di Dio: la croce di Gesù Cristo. Se essi lo avessero conosciuto, «non avrebbero crocifisso il Signore della gloria» (1Cor 2, 8). Questo dunque è il mistero non conosciuto di Dio nel mondo: Gesù Cristo. Che questo Gesù di Nazaret, il falegname, fosse il Signore stesso della gloria, questo era il mistero di Dio. Mistero per il fatto che Dio qui si fece povero, umile, limitato e debole, per amore dell’uomo, per il fatto che Dio divenne uomo come noi, affinché noi divenissimo divini, perché egli venne a noi, affinché noi andassimo a lui. Dio che si fa limitato per causa nostra, Dio in Gesù di Nazaret: questa è la «sapienza di Dio in mistero, quella rimasta nascosta» (1Cor 2,7), che nessun occhio ha visto, nessun orecchio ha udito e in nessun cuore d’uomo è entrata. La gloria di Dio nella sua umiliazione e povertà, l’onore di Dio nel suo amore agli uomini – al punto che Dio non resta lontano dall’uomo; ma gli viene vicino e lo ama – l’amore e la vicinanza di Dio, questo è il mistero di Dio, «che egli ha preparato a quelli che lo amano» (1Cor 2,9). Ma a questo mistero dell’amore di Dio in Gesù Cristo prendono parte solo quelli che amano Dio. Il mistero significa dunque essere amati da Dio e amare Dio. In tutto il mondo non c’è un mistero più grande di questo, che Dio ci ama e che noi possiamo amare lui. In modo incomparabile a qualsiasi amore umano, come il Creatore è incomparabile alla creatura. Il Creatore del mondo ti ama, questo non è «senso comune», questo è mistero, il mistero più incredibile, che è concepito come mistero solo da chi ama Dio. Il mistero di Dio significa essere amati da Dio e amare Dio; ma essere amati da Dio significa Cristo e amare Dio significa Spirito santo. Il mistero di Dio dunque significa Cristo e Spirito santo, il mistero di Dio significa Santa Trinità.
Avvisi della settimana
Gli appuntamenti della settimana. Le notizie e gli avvisi delle attività svolte in questa settimana.