Michele
operaio della ex GKN
Il 9 luglio 2021 terminò l’attività produttiva di GKN Firenze. Melrose, società finanziaria che ne acquistò i titoli, lo comunicò senza preavviso ai rappresentanti sindacali tramite una semplice e-mail.
Ed è così che cominciò l’assemblea permanente dei lavoratori e delle lavoratrici interrompendo così, nel peggiore dei modi possibili e immaginabili, la nostra carriera.
Costretti a rinunciare di fatto sia ad un salario che alla serenità derivante da un lavoro che credevamo “sicuro”.
Da due mesi non percepiamo né stipendio né cassa integrazione e ci apprestiamo a fare le feste natalizie in estrema difficoltà…
Fin dai primi giorni, al presidio montato in fabbrica, abbiamo assistito a una solidarietà veramente straordinaria da parte delle persone; fatta non solo di beni di prima necessità ma soprattutto di calore umano che si contrapponeva e si contrappone tutt’ oggi con il cinismo e la spietatezza di un sistema economico che ha portato e facilitato l’azienda a prendere tale decisione e disumanizzare coloro che hanno contribuito ad arricchire la stessa per tanti e tanti anni.
È proprio grazie a questo abbraccio collettivo da parte del territorio in favore di noi lavoratori, che abbiamo tratto grande entusiasmo e forza per affrontare tante battaglie, mai violente e sempre nel segno del rispetto; per cercare in tutti i modi di restituire alla società produttività e occupazione lavorativa all’ interno della fabbrica sia per il presente, sia per il futuro.
Una fabbrica pubblica e socialmente integrata; in linea con le esigenze del paese e non impattante sulla crisi climatica.