
1 NOVEMBRE – TUTTI I SANTI
Canto
SENTI UNA VOCE
Senti una voce che chiama
e non ha tempo né età.
Senti la voce più forte: accoglila!
Passa tra muri e pareti
sfida anche il vento e non ha
servi e padroni ma amici: accoglila!
E sarà facile viverla insieme a me
la nostra ancora che ci trattiene qui.
Non è per sbaglio che ha scelto proprio te
e nel cammino tuo c’è proprio Dio!
Quante parole ha l’amore
una per tutti sarà
dono per gli altri il tuo cuore e arriverà
tra le più alte montagne
dove non osano mai
scopri un paesaggio di gioia e libertà.
E non credevi mai potesse offrire a te
mille speranze che non moriranno mai.
E non credevi che toccasse proprio a te
vivere il nome Suo in mezzo a noi.
Ora traspira la pelle
questa certezza che c’è.
Tu devi urlarlo alle stelle e dire che
vivere è accogliere chi non ha
quello che puoi dargli tu.
Vivere è accogliere Cristo che ti salverà.
E non ha ostacoli né compromessi mai
e può cambiare Lui quello che non va in te
e può ridarti Lui la tua serenità.
Rispondi presto dai! Non perderlo!
Senti una voce che chiama
e non ha tempo né età.
Senti la voce più forte: Accoglila!
Atto penitenziale
Signore Gesù, tu sei glorificato
dai poveri e dagli umili:
abbi pietà di noi.
Signore, accoglici nella tua misericordia!
Cristo Signore, tu sei testimoniato
dai miti e dagli operatori di pace:
abbi pietà di noi.
Cristo, accoglici nella tua misericordia!
Signore Gesù, tu sei lodato
dai santi del cielo e della terra:
abbi pietà di noi.
Signore, accoglici nella tua misericordia!
Gloria Gloria a Dio nell’alto dei cieli
e pace in terra agli uomini
amati dal Signore.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo,
ti adoriamo, ti glorifichiamo,
ti rendiamo grazie
per la tua gloria immensa,
Signore Dio, Re del cielo,
Dio Padre onnipotente.
Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo,
Signore Dio, Agnello di Dio,
Figlio del Padre,
tu che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi;
tu che togli i peccati del mondo,
accogli la nostra supplica;
tu che siedi alla destra del Padre,
abbi pietà di noi.
Perché tu solo il Santo,
tu solo il Signore,
tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo,
con lo Spirito Santo,
nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, che ci doni la gioia di celebrare in un’unica festa i meriti e la gloria di tutti i Santi, concedi al tuo popolo, per la comune intercessione di tanti nostri fratelli, l’abbondanza della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Ap 7,2-4.9-14
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
Io, Giovanni, vidi salire dall’oriente un altro angelo, con il sigillo del Dio vivente. E gridò a gran voce ai quattro angeli, ai quali era stato concesso di devastare la terra e il mare: «Non devastate la terra né il mare né le piante, finché non avremo impresso il sigillo sulla fronte dei servi del nostro Dio».
E udii il numero di coloro che furono segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila segnati, provenienti da ogni tribù dei figli d’Israele.
Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani. E gridavano a gran voce: «La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e all’Agnello».
E tutti gli angeli stavano attorno al trono e agli anziani e ai quattro esseri viventi, e si inchinarono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono Dio dicendo: «Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen». Uno degli anziani allora si rivolse a me e disse: «Questi, che sono vestiti di bianco, chi sono e da dove vengono?». Gli risposi: «Signore mio, tu lo sai». E lui: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello».
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Salmo responsoriale dal Salmo 23 (24)
Rit. Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore.
Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.
Rit.
Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.
Rit.
Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
Rit. Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore.
Seconda Lettura 1Gv 3,1-3
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui.
Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.
Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Canto al vangelo Mt 11,28
Alleluia, alleluia.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro.
Alleluia, alleluia.
VANGELO Mt 5,1-12a
 Dal Vangelo secondo Matteo
Dal Vangelo secondo Matteo
Gloria a te, o Signore.
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
Parola del Signore. Lode a te, o Cristo.
La professione di fede
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

Beati i poveri
in spirito,
perché di essi
è il regno dei cieli
La nostra preghiera di oggi
Prete: Per la grazia di Cristo noi siamo concittadini dei santi e familiari di Dio. Rivolgiamo al Signore la nostra preghiera, perché ognuno di noi realizzi la vocazione di santità alla quale è chiamato.
- Tu hai proclamato beati i perseguitati per il tuo nome:
 – sostieni e rallegra i cristiani che sono nella prova.
- Tu hai chiamato a seguirti uomini e donne, perché annunciassero la tua morte e la tua resurrezione:
 – fa’ che proclamiamo agli uomini che tu sei Vivente.
- Tu ci hai fatto sale della terra, luce del mondo e città sul monte:
 – fa’ che siamo santi come tu sei Santo.
- Tu hai dichiarato fratello, sorella e madre chi ascolta la tua parola e la mette in pratica:
 – conforma le nostre parole e azioni alla tua volontà.
- Tu sei glorificato dai poveri e dagli umili e sei testimoniato dai miti e dagli operatori di pace:
 – donaci la beatitudine di essere tuoi servi e artigiani della tua pace.
- Tu ci doni la libertà di amarci gli uni gli altri perché il mondo riconosca che siamo tuoi discepoli:
 – riunisci i cristiani in un’unica chiesa.
- Tu vuoi che tutti gli uomini siano salvati: ravviva la comunione dei santi tra l’assemblea festosa dei cieli,
 – e noi che ti confessiamo ancora sulla terra.
Prete: Signore, accogli la lode di tutti i santi del cielo e ascolta la preghiera di tutti i tuoi figli sulla terra: unisci la nostra liturgia a quella del Regno. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Canto all’offertorio
ECCO QUEL CHE ABBIAMO
Sulle strade, il vento
da lontano porterà
il profumo del frumento
che tutti avvolgerà.
E sarà l’amore
che il raccolto spartirà
e il miracolo del pane in terra
si ripeterà.
Ecco quel che abbiamo,
nulla ci appartiene ormai.
Ecco i frutti della terra
che Tu moltiplicherai.
Ecco queste mani,
puoi usarle, se lo vuoi,
per dividere nel mondo
il pane che Tu hai dato a noi.
Sulle offerte
Ti siano graditi, o Signore,
i doni che ti offriamo in onore di tutti i Santi:
essi, che già godono della tua vita immortale,
ci proteggano nel cammino verso di te.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio misericordioso ed eterno.
Oggi ci dài la gioia di celebrare la città santa,
la Gerusalemme del cielo che è nostra madre,
dove l’assemblea festosa dei nostri fratelli
glorifica in eterno il tuo nome.
Verso la patria comune, noi pellegrini sulla terra,
sorretti dalla fede, affrettiamo il cammino,
lieti per la sorte gloriosa
di questi membri della Chiesa,
che nella nostra debolezza
ci doni come sostegno e modello di vita.
Per questo dono del tuo amore,
uniti a loro e all’immensa schiera degli angeli,
cantiamo con esultanza la tua lode:
Santo
Scambio della pace
Antifona alla comunione
Beati i puri di cuore: vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace: saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia: di essi è il regno dei cieli. (Mt 5,8-10)
Comunione
VIVERE LA VITA
Vivere la vita
con le gioie e coi dolori di ogni giorno,
è quello che Dio vuole da te.
Vivere la vita
e inabissarti nell’amore è il tuo destino,
è quello che Dio vuole da te.
Fare insieme agli altri la tua strada verso Lui,
correre con i fratelli tuoi…
Scoprirai allora il cielo dentro di te,
una scia di luce lascerai.
Vivere la vita
è l’avventura più stupenda dell’amore,
è quello che Dio vuole da te.
Vivere la vita
e generare ogni momento il Paradiso
è quello che Dio vuole da te.
Vivere perché ritorni al mondo l’unità,
perché Dio sta nei fratelli tuoi…
Scoprirai allora il cielo dentro di te,
una scia di luce lascerai.
Vivere perché ritorni al mondo l’unità,
perché Dio sta nei fratelli tuoi…
Scoprirai allora il cielo dentro di te,
una scia di luce lascerai,
una scia di luce lascerai.
Dopo la comunione
O Dio, unica fonte di ogni santità,
mirabile in tutti i tuoi Santi,
fa’ che raggiungiamo anche noi la pienezza del tuo amore,
per passare da questa mensa,
che ci sostiene nel pellegrinaggio terreno,
al festoso banchetto del cielo.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Canto finale
MADRE DELLA SPERANZA
Rit. Madre della speranza
veglia sul nostro cammino,
guida i nostri passi
verso il Figlio tuo, Maria!
Regina della pace,
proteggi il nostro mondo;
prega per questa umanità, Maria,
Madre della speranza,
Madre della speranza.
Docile serva del Padre
piena di Spirito Santo
umile Vergine madre del Figlio di Dio!
Tu sei la piena di grazia
scelta fra tutte le donne,
Madre di misericordia, porta del Cielo.
Noi che crediamo alla vita,
noi che crediamo all’amore,
sotto il tuo sguardo mettiamo il nostro domani.
Quando la strada è più dura,
quando più buia è la notte,
Stella del giorno, risplendi sul nostro sentiero.
Per la preghiera a casa
Orientamenti per la preghiera
Leggere nella bibbia:  il capitolo 1 della lettera agli Efesini. Ringraziamo Dio per il disegno di salvezza concepito fin dall’eternità, disegno manifestato in Cristo e nella Chiesa chiamata alla santità.
Beati i poveri in spirito
Luca Mazzinghi
Il discorso della montagna non è un elenco di precetti impossibili da vivere, vere e proprie utopie, tanto che la tradizione cristiana li considererà in gran parte “consigli”, validi solo per alcuni, per esempio i religiosi. È piuttosto, come aveva già intuito sant’Agostino, un progetto di vita cristiana da mettere in pratica, fondandolo sulla fede nelle promesse del Signore. Le Beatitudini, infatti, confermano quanto abbiamo detto: esse non sono precetti cui ubbidire, ma promesse, doni che il Signore fa a, coloro che si fidano di lui, doni che però divengono altrettanti impegni da vivere. Le Beatitudini non sono neppure un facile annuncio consolatorio che riguarderebbe soltanto un lontano aldilà; i poveri se ne stiano tranquilli su questa terra, che in paradiso saranno ricompensati! Questa sarebbe davvero la beffa più crudele giocata agli ultimi. Tale è il cuore delle Beatitudini: una promessa e un impegno. Una promessa: le Beatitudini sono un annunzio di gioia, dove il ritornello, “beati!”, sottolinea un drastico rovesciamento di situazione; le categorie di persone che noi consideriamo infelici e disgraziate sono, per opera di Dio, riempite di gioia. Un impegno: perché la miseria e l’infelicità non sono santificate in quanto tali; è beato, piuttosto, chi rovesciando i falsi valori umani mette al primo posto i valori del regno di Dio, schierandosi dalla parte del povero. La prima Beatitudine, infatti, è quella che dà il tono a tutte le altre. Molte persone interpretano la frase «beati i poveri in spirito» in una maniera davvero singolare: Matteo non parlerebbe dei poveri reali, piuttosto proclamerebbe beati coloro che, anche se ricchi, sanno vivere distaccati dai loro beni. Che bello! In questo modo siamo tutti giustificati se continuiamo a essere attaccati ai nostri conti in banca e a preoccuparci, prima di tutto, dei quattrini che guadagniamo. Una tale interpretazione, oltre che essere di comodo, è solo in parte vera. Matteo non intende proclamare beati i poveri perché poveri, e del resto una tale intenzione è del tutto estranea all’intero Nuovo Testamento. La condizione del povero è terribile e, come ben sappiamo, raramente porta con sé gioia e soddisfazione, anche se sorprendentemente la gioia dei poveri è più diffusa e più reale di quanto noi, ricchi e insoddisfatti, possiamo pensare. Resta il fatto che, per il Vangelo, la povertà è un male che deve essere tolto. Beato è invece chi in spirito, cioè dentro di sé, nel suo intimo, prende la decisione di vivere da povero, chi sceglie la via della povertà perché nessun altro sia più povero. Lo spirito della prima Beatitudine è dunque quello di cui parla Paolo in 2Cor 8,9: «Cristo Gesù, da ricco che era, si è fatto povero perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà». Felici dunque coloro che scelgono la povertà perché ogni povertà scompaia. Da questo punto di partenza nascono tutte le altre Beatitudini, fino all’ultima, che è la conseguenza della prima: beati voi quando vi perseguiteranno per causa mia, cioè quando la vostra scelta di povertà, mitezza, semplicità, misericordia, pace… troverà l’opposizione di chi vede in voi un ostacolo a vivere in modo egoistico la propria vita. Tutto questo mi sembra vitale, in relazione a un discorso sulla santità cristiana: la via della santità non può che passare attraverso la povertà, intesa come condivisione di se stessi e delle proprie cose con chi è povero davvero, intesa soprattutto come scelta radicale che nasce dalla fede nella promessa di Gesù, che ritma ogni beatitudine: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli». La santità cristiana, in definitiva, è dunque, prima di tutto, una questione di fiducia.
 
														Avvisi della settimana
Gli appuntamenti della settimana. Le notizie e gli avvisi delle attività svolte in questa settimana.
