NATALE – messa della notte
Canto
Introduzione
Prete: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Assemblea: Amen
Lampada ai miei passi è la Tua Parola…
…e luce che illumina il nostro cammino.
Il Signore, il Verbo di Dio fattosi carne, l’Emmanuele sia con voi!
E con il Tuo Spirito!
Il popolo che camminava nelle tenebre…
Lettura Is 21,11-12
Dal libro del profeta Isaia
Nella notte si alza un grido:
«Sentinella, quanto resta della notte?
Sentinella, quanto resta della notte?».
La sentinella risponde:
«Viene il mattino, anche se è notte;
se volete domandare, domandate,
convertitevi, venite!».
Prima testimonianza:
Operaio GKN
Lettore 1:
Fa male vedere un sistema economico che non riesce a ripartire le risorse in modo equo.
Fa male sapere di imprese sane portate alla chiusura per intessi economici, gestite da manager da contratti milionari, e ascoltare le difficoltà delle famiglie che non arrivano con dignità alla fine del mese.
Lettore 2:
Il Dio fatto-uomo (falegname a Nazaret) ci ricorda che la persona è il primo “capitale” da tutelare.
Tutti:
Gesù, che hai lavorato con Giuseppe nel laboratorio di Nazareth, aiutaci a costruire un sistema economico nel quale ogni persona trovi nel lavoro la propria dignità e la gioia di vivere.
Seconda testimonianza:
Oksana, dall’Ucraina a Firenze
Lettore 1:
Abbiamo provato tante volte e per tanti anni a risolvere i nostri conflitti con le nostre forze e anche con le nostre armi; tanti momenti di ostilità e di oscurità; tanto sangue versato; tante vite spezzate; tante speranze seppellite… Ma i nostri sforzi sono stati vani. Ora, Signore, aiutaci Tu!
Lettore 2:
Donaci Tu la pace, insegnaci Tu la pace, guidaci Tu verso la pace.
Apri i nostri occhi e i nostri cuori e donaci il coraggio di dire: “mai più la guerra!”; “con la guerra tutto è distrutto!”.
Infondi in noi il coraggio di compiere gesti concreti per costruire la pace.
Tutti:
Signore, Dio Amore che nell’incarnazione ti sei fatto nostro fratello e ci chiami a vivere da fratelli, donaci la forza per essere ogni giorno artigiani della pace; donaci la capacità di guardare con benevolenza tutti i fratelli che incontriamo sul nostro cammino.
Terza testimonianza
Anna, 6 figli e 11 anni di violenza
Lettore 1:
Ti preghiamo, Signore, affinché cessino le violenze fisiche e morali sui corpi, sulle menti e negli animi delle persone, sopratutto delle donne. Sono tante e troppe coloro che ogni giorno subiscono maltrattamenti, traffici, abusi, offese e umiliazioni.
Lettore 2:
Gesù che hai amato e difeso ogni donna che hai incontrato, tu che ti sei intrattenuto con la Samaritana facendo sì che ritrovasse in se stessa la gioia di vivere, tu che hai fatto di Maria Maddalena la prima testimone della resurrezione e l’hai costituita Apostola degli Apostoli, dona alle donne la forza e l’audacia per riconoscere le proprie schiavitù e uscire dalle oppressioni.
Tutti:
Dà a noi il coraggio di indignarci, per non nasconderci dietro l’indifferenza ma agire sempre e in ogni circostanza in loro difesa, protezione e sostegno.
Lettore1:
Signore, quanto resta della notte?
Lettore2: C’è chi questa la notte la vivrà nel dolore della sofferenza e chi la passerà al proprio turno di lavoro; c’è chi sentirà bruciare in questa notte la solitudine per un rapporto finito e chi la vivrà nella serenità della propria famiglia; c’è chi rifiuterà questa notte perché troppo intrisa di ipocrisia e chi la passerà a servire un pasto alla mensa della caritas. Ci siamo noi che viviamo questo momento comune di preghiera perché il Signore riempia col suo amore la nostra vita.
Per tutti il buio di questa notte richiama il nostro bisogno di speranza!
Lettore 1:
Signore, quanto resta della notte?
Prete:
Ecco, annunzio la notte … Dal profondo della notte di Betlemme, che è la notte dell’intera umanità vivente sulla terra … “È apparsa la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini” (Tt 2, 11).
Assemblea:
Gioiscano i cieli, esulti la terra, frema il mare e quanto racchiude; esultino i campi e quanto contengono, si rallegrino gli alberi della foresta (Sal 96, 11-12).
… vide una grande luce
Prete: La Luce viene! E dove arriva, disperde le tenebre.
“Io sono la luce del mondo chi segue me avrà la luce della vita!” proclama Gesù, il Salvatore, il figlio di Dio. La speranza attesa è compiuta.
Ogni uomo è chiamato a riconoscere e a contemplare l’amore di Dio!
Sì, Dio ci ama! Ci ama come solo Lui sa fare.
Questa è la splendida notizia della notte santa. È annuncio che scalda il cuore, e riempie la vita. Questa notizia invita a rialzarci, a metterci nuovamente in cammino sulla strada della Luce. “Venite! È l’invito di Cristo! È l’invito della pace! Cristo è la pace! Venite, venite al Natale di Cristo, venite e cercate: cercate e trovate nel Vangelo, nella buona novella, annunciata per il Natale, ciò che è indispensabile alla prosperità e alla pace della umanità…Venite! troverete la legge dell’amore e perciò la fratellanza, la solidarietà, la collaborazione, la pace…
Levate il capo! È il tempo di sperare!
Vieni Signore Gesù!
Prete: Fratelli, quello che era fin dal principio, quello che abbiamo udito,
quello che abbiamo veduto con i nostri occhi,
quello che abbiamo contemplato,
quello che le nostre mani hanno toccato,
ossia la Parola della vita,
noi lo testimoniamo e lo annunziamo a tutti questa notte.
ANNUNCIO DI NATALE
Quando venne la pienezza dei tempi
essendo Cesare Augusto imperatore a Roma
Erode re di Giudea, sotto il pontificato di Anna,
tutto l’universo essendo in pace
nei giorni del grande censimento
GESÙ CRISTO, DIO ETERNO
E FIGLIO DELL’ETERNO PADRE
volle santificare il mondo
con la sua misericordiosa venuta
SI FECE UOMO;
essendo stato concepito
DALLA POTENZA DELLO SPIRITO SANTO
NACQUE DALLA VERGINE MARIA
a Betlemme di Giuda, la città di David.
È LA NATIVITÀ DEL NOSTRO SIGNORE
GESÙ CRISTO.
VENITE, ADORIAMO!
Gloria
Colletta
O Dio, che hai illuminato questa santissima notte con lo splendore di Cristo, vera luce del mondo, concedi a noi, che sulla terra contempliamo i suoi misteri, di partecipare alla sua gloria nel cielo. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Is 9,1-6
Dal libro del profeta Isaia
Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva, la sbarra sulle sue spalle, e il bastone del suo aguzzino, come nel giorno di Màdian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando e ogni mantello intriso di sangue saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.
Perché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il potere e il suo nome sarà: Consigliere mirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace. Grande sarà il suo potere e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul suo regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Salmo responsoriale dal Salmo 95 (96)
Rit. Oggi è nato per noi il Salvatore.
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.
Rit.
Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Rit.
Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.
Rit.
Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.
Rit.
Seconda Lettura Tt 2,11-14
Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito
Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.
Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Canto al vangelo Lc 2,10-11
Alleluia, alleluia.
Vi annuncio una grande gioia:
oggi è nato per voi un Salvatore, Cristo Signore.
Alleluia
VANGELO Lc 2,1-14
Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».
Parola del Signore. Lode a te o Cristo.
La professione di fede
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
Oggi
è nato per voi
un Salvatore,
che è
Cristo Signore
La nostra preghiera di oggi
Prete: Oggi è nato il Cristo, oggi è apparso il Salvatore, oggi sulla terra cantano gli angeli, oggi esulta l’umanità dicendo:
Gloria in cielo, esulti la terra!
• Signore Gesù questa notte l’annuncio dell’incarnazione illumina tutti i cuori: fa’ che tutti gli uomini e le donne della terra siano raggiunti dalla buona notizia di un Dio che li ama.
• Signore Gesù sei venuto nella carne a Betlemme perché possiamo incontrarti e vivere nella tua pace: vinci le nostre paure, rendici capaci di costruire ponti di umanità, si realizzi la pace vera nei cuori e nelle nostre comunità.
• Signore Gesù ti sei spogliato della tua divinità per assumere un corpo di uomo: ogni uomo ritrovi in te la fiducia nonostante le proprie debolezze, e la speranza dopo ogni caduta.
• Signore Gesù ti sei fatto povero per amore: ciascuno di noi ti riconosca nei poveri e sia capace di una vita di comunione con tutte le creature.
• Signore Gesù hai voluto consegnarti al mondo per mostrarci la misericordia del Padre: la terra, vinta ogni divisione e discordia, canti il tuo perdono ed esulti di gioia.
Prete: Signore Dio, con la nascita di tuo Figlio tu sei venuto a salvare ogni creatura: concedi alla tua chiesa di diffondere fino alle estremità della terra la gioiosa notizia dell’incarnazione e ovunque si innalzerà per la grazia dello Spirito santo un canto di ringraziamento a tua lode, o Padre, benedetto nei secoli dei secoli. Amen.
Canto all’offertorio
Santo
Agnello di Dio
Antifona alla comunione
Oggi, nella città di Davide, è nato un Salvatore, che è Cristo Signore. (Lc 2,11)
Comunione
Canto finale
Per la preghiera a casa
Orientamenti per la preghiera
Leggere nella Bibbia: la nostra vocazione di figli di Dio (1Giovanni 5; Romani 8; Efesini 1).
Letture di domenica prossima, 1 Gennaio – Maria, madre di Dio e giornata della pace
Numeri 6, 22-27; Salmo 66 (67); Lettera ai Galati 4,4-7; Luca 2,16-21
L’uomo è un’infinita possibilità
(da «Dialogo tra cielo e terra» di David Maria Turoldo, pagg. 62-65)
L’umanità è rara. Cristo è un uomo! Cristo è l’archetipo umano: «Ecce, homo», ecco l’uomo. E questa è la scoperta del Natale: è apparsa questa umanità ed è in questa pienezza di umanità che si rivela la divinità.
Quindi tutta la storia del mondo si svolge intorno all’uomo. Per questo Dio non abbandona mai l’uomo. Perché è il segno della sua manifestazione; là dove riesce. Difatti il regno di Dio che presiede tutta la creazione non è che il regno dell’umanità realizzata: il regno della pace, cioè gli uomini composti nella pace; il regno dell’amore, cioè il regno degli uomini che si amano; il regno della libertà e della dignità.
Questa è la ragione per cui Dio crea, la ragione per cui s’incarna, la ragione per cui compie, svolge questa storia della salvezza. Difatti tutta la storia del mondo è: facciamo l’uomo, salviamo l’uomo, rendiamo felice l’uomo. E tutto Dio è impegnato in quest’opera di umanità. Non c’è un’azione di Dio che non sia volta all’umanità. Tutta la creazione termina alla comparsa dell’uomo; anzi, la creazione dell’uomo non è altro che il riassunto di tutta la creazione, per questo l’uomo è fatto dal fango della terra. Non è un disprezzo, è la creazione che arriva alla consapevolezza di sé. Tutta la creazione.
Tutta la rivelazione è per salvare l’uomo. Difatti, appena caduto, arriverà una donna, partorirà un figlio, e questi ingaggerà battaglie. Tutta la grazia di Dio è data per l’uomo. Non c’è nulla che Dio faccia per se stesso.
Lo stesso Spirito Santo è la difesa dell’uomo, è l’avvocato dell’uomo, è il consolatore dell’uomo, il conforto. Questo è il significato dello Spirito Santo, il Paraclito è colui che difende l’uomo.
Quindi tutto questo è il centro e perciò non dobbiamo meravigliarci. I pastori dicevano: andiamo a vedere cosa è successo. Sono andati a vedere e hanno scoperto un bambino; l’umanità che ricomincia da capo.
«Un bambino avvolto nelle fasce». Secondo la liturgia orientale la cuna è sempre paragonata alla bara e già, in questo bambino avvolto in fasce, la chiesa d’Oriente scopre colui che poi sarà avvolto nella Sindone. E difatti la passione di Cristo comincia con il Natale, comincia con la nascita.
Io ho una poesia dove dico: «Tu non avevi lacrime, / a noi era dato piangere, / forse questo ti ha sospinto tra noi?». È venuto a condividere il dolore dell’uomo, è venuto a condividere la condizione umana, ad assumere su se stesso il peccato del mondo, ad offrirsi perché l’uomo sia salvo. Tutta l’azione di Dio è questo! E così è per tutto il resto. I1 regno eterno è per la glorificazione dell’uomo. Sarebbe bene che noi pensassimo a queste cose perché, allora, si capisce il senso del Natale.
Per questo sono annunciati al mondo come una grande gioia. Eppure, stranamente, è una gioia drammatica, è una storia che non trova facilmente consensi. Nel prologo di san Giovanni abbiamo addirittura un conflitto: «In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio… Egli era la luce, la luce che illumina ogni uomo che viene in questo mondo… La luce che splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta», che in fondo è la vita come un bene in conflitto contro il male. È questo: il bene è sempre luminoso, il male è sempre tenebroso, sempre. E addirittura c’è un conflitto di luce e di tenebra, come il conflitto del giorno e della notte.
E poi, l’uomo che viene a prendere testimonianza di questa luce. La profezia che si avvera in Giovanni. «Questa luce veniva nel mondo, luce vera che illumina ogni uomo». Cosa vuol dire che illumina ogni uomo? Vuol dire che l’uomo scopre il senso della sua esistenza, scopre la dimensione infinita del suo essere, scopre le ragioni del suo operare e magari anche del suo soffrire, le ragioni della sua dignità, della sua grandezza. E la luce che illumina ogni uomo che viene in questo mondo, altrimenti voi non sapete perché generate, non sapete perché concepite, non sapete perché vivete. È il Natale, la ricchezza e la pregnanza del Natale.
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